Attualità, 8/2009, 15/04/2009, pag. 238
Sudan - Tribunale penale internazionale: Se la giustizia non porta la pace
La plateale reazione del presidente sudanese Omar al Bashir (nella foto) al mandato di cattura spiccato nei suoi confronti dal Tribunale penale internazionale dell’Aja il 4 marzo è indice di un nervo scoperto che indubbiamente è stato toccato. Nel giro di pochi giorni egli ha espulso 13 organizzazioni umanitarie operanti in Darfur, con l’accusa di essere «spie» dell’Occidente; accompagnato da una delegazione di alto profilo, si è recato in Eritrea, Egitto e Libia; ha partecipato il 30 marzo all’annuale summit della Lega araba a Doha (Qatar), in cui era presente anche il segretario generale dell’ONU, Ban Ki-moon (il quale però non ha voluto incontrarlo); e infine il 1o aprile si è recato in pellegrinaggio alla Mecca.
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