Attualità, 8/2009, 15/04/2009, pag. 277
La Rivelazione incarnata in un linguaggio: Perché la Parola corra
L’ingente sforzo che la Chiesa italiana ha dedicato al rinnovamento della traduzione della Bibbia nella nostra lingua a partire dal 1988 è stato affrontato per dotare la comunità ecclesiale e più in generale la cultura italiana di un testo affidabile e bello da proclamare, pregare, studiare e meditare. Da oggi questa è la forma della parola di Dio per la nostra Chiesa, con tutte le implicazioni teologiche, storiche, liturgiche e pastorali che ciò comporta. Il composito dossier che dedichiamo alla nuova Bibbia CEI richiama i criteri cui la revisione si è ispirata (L. Mazzinghi), le prospettive che schiude in ambito liturgico (G. Cavagnoli), il compito che affida all’inesauribile mandato dell’evangelizzazione (G. Benzi). Il rimando iconografico alla Bibbia di Gerusalemme, spiegato nei suoi fondamenti estetici da T. Verdon, richiama l’importanza della relazione tra arte e Bibbia nella pastorale.
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