Attualità, 2/2009, 15/01/2009, pag. 71
Bambini ebrei e leggi razziali. Nel racconto di Mirjam Viterbi e in altri casi
Durante il passaggio del piccolo corteo, alcuni ignari soldati tedeschi scattarono sull'attenti»: belli questi guerrieri ariani che salutano l'accompagnamento al cimitero di una donna ebrea morta ad Assisi nel monastero delle clarisse di San Quirico, dov'era rifugiata durante l'occupazione tedesca. Più bello ancora il fascistissimo podestà di Assisi, che per rassicurare gli ebrei che si sono messi sotto la sua protezione telefona in loro presenza al comando tedesco chiedendo se in zona ci siano dei «porci ebrei» e tira «un grosso respiro di sollievo» alla risposta negativa. Anche il lettore respira leggendo il racconto del salvataggio di un gruppo di famiglie ebraiche attuato ad Assisi da un'organizzazione clandestina che faceva capo al vescovo Placido Nicolini: M. VITERBI BEN HORIN, Con gli occhi di allora. Una bambina ebrea e le leggi razziali, Morcelliana, Brescia 2008 (Regno-att. 18,2008,629).
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