Attualità, 10/2009, 15/05/2009, pag. 298
Abruzzo - Terremoto. La cifra del dolore
Ricostruire. Questa la parola-chiave che anima l’Abruzzo, le sue genti, i soccorritori e le diverse organizzazioni di volontariato impegnati fin dalle prime ore del 6 aprile scorso, quando il terremoto ha devastato L’Aquila e i paesi circostanti. Ricostruire non solo gli edifici andati distrutti, recuperando i beni culturali danneggiati ed edificando nuove case laddove la scossa ha lasciato cumuli di macerie, magari rispettando questa volta le normative antisismiche e la regola d’arte, sostituendo alla logica del profitto senza scrupoli una logica della responsabilità. Da ricostruire, ora, ci sono anche le abitudini quotidiane, il curriculum scolastico e universitario dei giovani, il lavoro di padri e madri di famiglia, le vite rimaste senza punti di riferimento per la scomparsa dei propri cari, il tessuto sociale e civico di paesi senza più piazze né chiese.
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