A. Cheddadi
È sulla dimensione storica dell’islam che occorre impostare l’analisi per cogliere le linee di sviluppo che hanno condotto all’attuale doppia crisi: quella delle società islamiche, in travaglio per la mancata elaborazione
dell’impatto con la rivoluzione moderna e il suo potenziale di universalismo; e quella – meno visibile ma altrettanto grave – delle
società occidentali, che pur avendo assimilato il principale portato della modernità, il pluralismo, soffrono oggi per la resistenza a un
ulteriore mutamento della democrazia, verso un’estensione e una responsabilità su scala planetaria. L’analisi di Abdesselam Cheddadi,
filosofo e storico specialista della cultura musulmana, docente all’Università Mohammed V di Rabat (Marocco), si muove
su questo livello, provocando sia l’Occidente sia le società islamiche a porsi le domande vere di fronte allo stallo in cui si trova il confronto
delle civiltà.
Studio del mese, 15/02/2006, pag. 123