A
Attualità
Attualità, 22/2006, 15/12/2006, pag. 785

Spiritualità e liturgia, Oriente e Occidente: nel tempo, nell'eternità

T. Spidlik
La venuta di Gesù nella carne e nella gloria; la fede nella risurrezione come decisiva per chi vive il dolore e la bellezza del proprio tempo. Potrebbe essere questa la sintesi di una rilettura insieme spirituale e storico-teologica delle teologie cristiane che l’anziano gesuita padre Tomás Spidlík ha tenuto, nella sua lectio doctoralis intitolata «Incarnazionalismo occidentale ed escatologismo orientale». Una pluralità di espressioni teologiche interseca vicendevolmente le due tradizioni e le differenzia al loro interno, al di là del luogo comune storico di una radicale separatezza tra cristianesimo orientale e occidentale. Anche la ricerca di una sintesi rimane interna a quella lettura separazionista. La vita cristiana ha bisogno di superare le strutture concettuali duali, non verso una sintesi compiuta, ma verso la comprensione della molteplicità del limite: «Noi vediamo la sofferenza del mondo, ma anche l’oro della coppa, e attraverso le finestre strette penetra l’azzurro della sera».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.