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Attualità
Attualità, 16/2002, 15/08/2002, pag. 571

Il nazionalismo basco e l'idolatria

E. A.

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Leggi anche

Documenti, 2025-19

La Parola sul cuore

Lettera sulla trasmissione della fede

Card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa

È la trasmissione della fede in un tempo di secolarizzazione il tema del documento pastorale del card. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa, intitolata La Parola sul cuore. Lettera sulla trasmissione della fede e pubblicata il 21 settembre per l’anno pastorale 2025-2026. Partendo dall’incipit della Prima lettera di Giovanni, il card. Repole constata – di fronte al venir meno di un cristianesimo di popolo – la necessità di «cristiani che annunciano con la testimonianza della loro vita, in tutte le dimensioni della loro esistenza... Solo dei cristiani che si lasciano continuamente immettere nella comunione con Cristo e con i fratelli possono risultare credibili e possono far sì che il Vangelo sia preso in seria considerazione da chi li incontra».

Al tempo stesso a livello comunitario «si rende indispensabile un cambiamento di rotta» nella mentalità e nelle strutture deputate all’annuncio, ancora imperniate nella catechesi ai bambini che continua ad assorbire la gran parte delle energie, indirizzando invece l’attenzione verso i giovani («la pastorale giovanile non può più essere considerata come uno dei tanti ambiti dell’agire ecclesiale»), gli adulti e le persone di altre culture.

Attualità, 2024-6

Intelligenza artificiale. Realtà virtuale
e corpi di carne

Andrea Carobene; Antonio Staglianò; Silvano Zipoli Caiani; Massimo Naro

I sistemi d’intelligenza artificiale danno oggi un aiuto fondamentale all’azione, alla percezione e alla conoscenza umana. Il rapido progresso tecnico offre potenzialità di sviluppo sempre ulteriori.
E, tuttavia, lo stesso progresso non è esente da rischi: ad esempio, divenire strumento d’esclusione e d’ingiustizia per i pregiudizi integrati negli algoritmi, che in misura crescente regolano la vita. Ma anche la possibilità che un certo entusiasmo non sorvegliato induca nella cultura visioni riduttive dell’umano, della sua intelligenza – che non è solo calcolante – e della sua creatività, segnata da un limite fecondo, che la fede esprime come creaturalità e coglie attraverso la categoria biblica di carne. La polarità virtuale-fisico (materiale-immateriale) è lo snodo intorno al quale sono articolate le quattro riflessioni tra tecnologia, antropologia, filosofia e teologia raccolte nel dossier e frutto di un seminario di studi organizzato lo scorso febbraio dall’associazione Nuovo SEFIR: dal ripensamento delle operazioni «mentali» nel loro intreccio con la corporeità, alle idee di persona e di risurrezione della carne – patrimonio della fede cristiana, capaci di offrire al pensiero intorno all’uomo spunti di resistenza feconda davanti all’avanzata di tentazioni «tecno-gnostiche».

 

 

Documenti, 2023-15

Quello che conta davvero

Lettera pastorale sul futuro delle Chiese di Torino e Susa

Mons. Roberto Repole, arcivescovo di Torino e vescovo di Susa

All’inizio del suo ministero episcopale nell’arcidiocesi di Torino, il neo-vescovo e teologo Roberto Repole aveva invitato le diocesi di Torino e Susa a riflettere sulla «questione essenziale, per la nostra Chiesa, di ripensare il nostro modo di essere presenti ed esistere come comunità cristiana sul territorio» e sulla «necessità anche urgente di ridisegnare il nostro modo di esistere, come Chiesa, sul territorio, al fine di continuare qui e ora a essere ciò che dobbiamo essere e a offrire il Vangelo alle donne e agli uomini che incontriamo e lo desiderano» (cf. Regno-doc. 13,2022,415).

A un anno di distanza, il 16 luglio, è stata pubblicata la Lettera pastorale sul futuro delle Chiese di Torino e di Susa, che annuncia «qualche passo concreto di cambiamento della nostra presenza sul territorio»: a livello parrocchiale, dove s’introdurranno delle équipe-guida di comunità; a livello di curia diocesana, che sarà ridisegnata; a livello di ministeri laicali e clericali.

«Ciò che stiamo vivendo e che ci viene chiesto è qualcosa di bello e avvincente. L’obiettivo è uno solo: essere una Chiesa fatta di comunità vive, nelle quali non solo si parla, ma si sperimenta davvero il regno di Dio, di cui la Chiesa è come un germe».