Attualità, 4/1996, 15/02/1996, pag. 108
Il Vaticano II e la liturgia: fatti e mete raggiunte
La cura per la liturgia è tornato nel silenzio nella prassi pastorale recente e l'attuale generazione giovanile vive un distanza dal rito che si riteneva superata. A partire dalla domande attuali lo studio del mese ricostruisce l'intero sviluppo della riforma liturgica conciliare (Sacrosanctum Concilium, dicembre 1963). Lo fa con la testimonianza di tre autori, in qualche modo espressivi delle generazioni interessate: quella che ha preparato e fatto la riforma (Pelagio Visentin), quella che l'ha applicata al contesto italiano (Alceste Catella), quella che l'ha ereditata (Andrea Grillo).
La straordinaria avventura di liberare la liturgia dalla corazza dei ritualismi e di farla diventare opera dell'intero popolo di Dio deve oggi fare i conti con due nodi rilevanti: la ritualità da riscoprire e il simbolismo da riproporre.
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