Nel giugno scorso, diverse voci di organismi internazionali e di associazioni di base, dell'Unione Europea e di esponenti religiosi hanno attirato l'attenzione sulla situazione dei rifugiati nel mondo.
Le migrazioni sono inarrestabili, non ingovernabili. Diverse, nelle loro modalità, talvolta nelle cause, sono uguali per i valori che agitano, che rivendicano, per i sogni e le delusioni, per la fatica di ricominciare. Questo andare è possibile perché saggi, pensatori e filosofi aprono percorsi impervi nella carne del pensiero dell’umanità. Cresce la conoscenza e la coscienza di sé, dei propri diritti, della propria dignità. In avanti. Lasciandosi dietro terre di pregiudizi, verso nuovi ideali. Ai percorsi lenti, difficili, succedono, purtroppo, balzi indietro, tremendi e ciò che era possibile diventa impossibile, quanto era di tutti diventa di pochi. Le persone sono catalogate, divise in classi: padroni, dipendenti, ricchi, poveri, uomini, donne. Ma le barriere e le fortezze, che frenano, ostacolano, non sono insormontabili. Neppure le leggi sigillano le frontiere. Vediamo alcuni dati, spigolando nel Dossier statistico immigrazione 2012. 22° Rapporto, curato per Caritas italiana e Fondazione Migrantes dal Centro studi e ricerche IDOS e presentato il 30 ottobre 2012.
Profili - L�opold S�dar Senghor (1906-2001)
PROFILI
Léopold Sédar Senghor (1906-2001)
Colui che non si deve
vergognare
Nelle celebrazioni dell'UNESCO per il suo 90� compleanno, Léopold Sédar Senghor è definito "Créateur par le verbe, créateur par l'action". Durante la sua lunga vita ha creato coscienza e dignità con la poesia e la filosofia, ha creato con l'impegno...