Uno dei primissimi atti di Benedetto XVI è stato, il 28 giugno 2005, la pubblicazione del Compendio del Catechismo della Chiesa cattolica, una versione più breve dell’opera maggiore, concentrata in 598 domande e risposte. Ora lo stesso Benedetto XVI ripropone un «sussidio» al Catechismo pensato per i giovani tra i 14 e i 20 anni. Il volume, presentato il 13 aprile presso la Sala stampa della Santa Sede, ha per titolo YouCat, acronino di «Youth Catechism», catechismo dei giovani «per conoscere e vivere la fede della Chiesa», come recita il frontespizio. Il progetto è nato in Austria con la supervisione del cardinale di Vienna, Christoph Schönborn. La lingua originale del volume è il tedesco. L’edizione italiana è curata dal patriarca di Venezia, Angelo Scola. La diffusione in grande stile di YouCat avverrà durante la Giornata mondiale della gioventù (GMG) in programma a Madrid dal 16 al 21 agosto. In quell’occasione, ciascun giovane troverà una copia del volume nella sua «sacca del pellegrino». In diverse nazioni se ne sta curando la pubblicazione e il lancio.
In questo tempo la presa di coscienza da parte della Chiesa, con i suoi pastori e vescovi sta portando a riflettere non solo sul vocabolario in trasformazione (primo annuncio, annuncio catecumenale ecc.), ma soprattutto su ciò che permette di organizzare gli elementi di un linguaggio, la struttura grammaticale del comunicare il Vangelo che chiede una diversa responsabilità. È ciò che alla fine dei giorni di confronto e colloquio è emerso a Parigi.