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Attualità
Attualità, 4/1985, 15/02/1985, pag. 90

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R. G.

Leggi anche

Attualità, 2023-6

Il futuro del cristianesimo. Meditare con Francesco su tempo e spazio

Pierre Gisel

«Il tempo è superiore allo spazio». Nei molti bilanci provvisori pubblicati in occasione del decennale dell’elezione di Francesco è stata spesso ripresa e commentata questa citazione del documento programmatico del pontificato, l’esortazione apostolica Evangelii gaudium (n. 222). Ma tale affermazione non può essere ratificata «in assoluto e fuori dal contesto in cui viene pronunciata». Di qui l’utilità di riprendere «ciascuno dei due termini in questione», il «tempo» e lo «spazio», per «individuare chiaramente che cosa comportano e per proporne un’articolazione» che «li convaliderà entrambi nei loro rispettivi contenuti». Questa ripresa si colloca su un orizzonte storico e filosofico che tiene sempre come riferimento la relazione che il cristianesimo ha stabilito con il tempo e con lo spazio, fino a formulare l’idea che esso e la Chiesa si propongano come «eterotopie, parola che dice sia un luogo (…) sia un altrove», e che in tal modo siano «intempestivi, ma nel cuore del tempo, per questo tempo e fatti di questo tempo»; accompagnati da narrazioni da riscrivere e da una legittimazione da ripensare «alla luce del civile e nel confronto e nell’interazione con i diversi modi che abbiamo di dare forma all’umano sulla superficie di questa terra».

 

Attualità, 2022-22

Ebraismo, cristianesimo e cancel culture. Figlie e figli di chi? Le identità perdute

Pierre Gisel

Oggi «le identità vengono maltrattate, ma è bene farsi carico di ciò che è stato loro attribuito, evitando di lasciare questo tema in mano ai reazionari o ai fondamentalisti, poiché si tratta di questioni umane e sociali fondamentali». È questo il nucleo del saggio di Pierre Gisel. Il suo percorso va dalla centralità delle genealogie nella Bibbia ebraica alla filialità, che nel cristianesimo sfuma in un’«offerta per tutti» secondo una «modalità adottiva e appartenente a un ordine dello spirito»: un orizzonte universale, con la sua ambivalenza verso una «omogeneizzazione totalizzante». Lo sguardo poi corre alla modernità, con la rottura delle discendenze e delle identità autoreferenziali, e soprattutto alla postmodernità, con la fine dei messianismi e degli ideali sociali e il primato del funzionale su uno sfondo neutralizzato. L’autore vede la società attuale condurre «un processo di omogeneizzazione in sordina», giustificato in termini di «egualitarismo indifferenziato, con l’obbligo di adattarsi» e con il conseguente fiorire di radicalizzazioni (ne fa parte anche la cancel culture).
È necessario un passo indietro: non «tornare ad abitare le antiche discendenze e tradizioni così come sono», ma «affrontare deliberatamente la pluralità di cui è intessuto il mondo». Una rilettura della propria storia e una rielaborazione delle proprie proposte, conclude Gisel, che interpella tanto il cristianesimo quanto la modernità.

 

Attualità, 2022-14

W. Kasper, G. Augustin (a cura di), Percorsi di fraternità

Per raccogliere la sfida dell’enciclica Fratelli tutti

Walter Kasper, George Augustin

Ispirandosi a Fratelli tutti questo volume si vuole proporre come un invito a non rassegnarsi di fronte alle molteplici sfide che oggi ci troviamo di fronte, a non chiudersi nei propri problemi, quanto piuttosto a dare un contributo di ampio respiro per un mondo umano e fraterno, in vista del bene di tutti, e a gareggiare in una competizione di buone idee e buone azioni. L’enciclica Fratelli tutti, quale «lettera circolare» indirizzata a tutte le persone di buona volontà, ci può assicurare che non siamo soli, anzi che già ora viviamo in una comunità fraterna globale, che va al di là dei confini delle religioni e delle culture (...)