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Attualità
Attualità, 10/1983, 15/05/1983, pag. 216

Appello alla pace

F.S.

Leggi anche

Documenti, 2025-15

Come Francesco ha riformato la curia

Josef Sayer

La traduzione «in una forma costituzionale» delle principali preoccupazioni di riforma del pontificato di papa Francesco è la chiave attraverso la quale comprendere, secondo il teologo pastoralista Josef Sayer, la costituzione apostolica Praedicate Evangelium «sulla curia romana e il suo servizio alla Chiesa e al mondo», da lui emanata nel 2022. Questa tesi viene evidenziata ripercorrendo il lungo iter di redazione del documento, il ruolo svolto dal Consiglio dei cardinali e dai loro collaboratori, il parallelo sviluppo del pontificato e i suoi riferimenti principali: l’annuncio del Vangelo e la testimonianza della misericordia, l’idea di una conversione missionaria della Chiesa, il volto della sinodalità ecclesiale.

Analizzando a fondo soprattutto il Preambolo, si sottolinea che «la costituzione opera un decisivo cambio di paradigma sulla base della Lumen gentiumSe il papa e i vescovi, entrambi come successori degli apostoli, guidano la Chiesa insieme, allora la curia non può occupare una posizione intermedia tra i due», ma non può che porsi «al servizio di entrambi», come si legge al n. 8 del Preambolo.

Documenti, 2025-11

Gli episcopati africani: giustizia attraverso i risarcimenti

Organizzazioni religiose, interconfessionali, etiche e scientifiche sui risarcimenti

In un incontro tenutosi il 27 e 28 febbraio presso la sede della Commissione dell’Unione Africana ad Addis Abeba su «Il ruolo delle comunità di fede e delle organizzazioni etiche nel promuovere la giustizia per gli africani e le persone di origine africana attraverso i risarcimenti», è stata firmata una Dichiarazione di Addis Abeba delle organizzazioni religiose, interconfessionali, etiche e scientifiche sui risarcimenti, pubblicata sul sito del Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar

 

Documenti, 2022-5

#OutInChurch - Per una Chiesa senza paura

Il Manifesto #OutInChurch

Ha avuto un forte impatto nella Chiesa tedesca il Manifesto #OutInChurch. Per una Chiesa senza paura, lanciato il 25 gennaio da 125 persone che si definiscono «lesbiche, gay, bisessuali, transessuali, intersessuali, queer e persone non binarie… collaboratori e collaboratrici – a tempo pieno, volontari/e, potenziali, non più in attività – della Chiesa cattolica». Occorre ricordare che in Germania la Chiesa cattolica impiega circa 12.500 sacerdoti, 4.426 operatori parrocchiali e 3.244 operatori pastorali, mentre la Caritas impiega circa 700.000 persone, e il contratto di lavoro per i dipendenti della Chiesa include obblighi di fedeltà, secondo i quali gli insegnamenti di fede e di morale devono essere osservati.

«Esigiamo che si correggano le dichiarazioni dottrinali anti-umanitarie – anche in considerazione della responsabilità che la Chiesa riveste, a livello mondiale, per i diritti umani delle persone LGBTIQ+. Ed esigiamo un cambiamento del diritto del lavoro discriminatorio vigente in ambito ecclesiastico, comprese tutte le formulazioni denigratorie ed escludenti nell’ordinamento di base del ministero ecclesiastico». Numerose associazioni e organizzazioni cattoliche hanno espresso solidarietà, e anche alcuni vescovi. Nell’attuale Cammino sinodale in corso nella Chiesa tedesca si stanno discutendo anche questioni di morale sessuale.