Seppur abbondino sia le pubblicazioni d’antropologia teologica sia quelle di teologia pastorale, è difficile trovare una riflessione sull’antropologia dal punto di vista teologico-pastorale. L’autore del presente saggio, docente all’Istituto pastorale Redemptor hominis dell’Università lateranense, tenta di colmare tale vuoto partendo dalla convinzione che proprio questa angolatura consenta di mettere meglio in luce il contenuto di quello che la fede cristiana nomina col termine «uomo».
Trascorso più di mezzo secolo dalla celebrazione del Vaticano II, l’interesse della riflessione teologica si mantiene doverosamente vivo nei confronti di quell’eccezionale evento ecclesiale. Non è allora casuale che J. Wicks – direttore emerito del Dipartimento di teologia fondamentale della Gregoriana – dichiari l’intenzione di favorire una rinnovata recezione (re-reception) del Concilio medesimo, cogliendo acutamente i tratti di novità del pontificato di Francesco, il primo papa davvero postconciliare, e i modi con cui, soprattutto a partire da Evangelii gaudium, vengono rilanciati i temi e il metodo originali del Vaticano II
Con Fedeltà Marco Missiroli prende di petto le relazioni affettive adulte e stabili: ne legge la complessità, il procedere mai lineare, senza per questo rinunciare a spendersi per traguardarne gli intrecci con il desiderio di ribadire che vale la pena scommettere sugli affetti, ma occorre essere avvertiti che tanto l’amore è decisivo per ogni uomo e ogni donna, tanto tradisce le attese quando viene enfatizzato come unico dio cui essere devoti.
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