Guerra civile, terremoto, inondazioni. Un concentrato di danni sociali e ambientali sta logorando il popolo birmano. Le forti e prolungate piogge che hanno colpito il nord del Myanmar, in particolare la regione di Sagaing e lo Stato Kachin, hanno messo a dura prova gente prostrata da 4 anni di conflitto.
«L’abuso nel contesto ecclesiale è sempre spirituale», ed «è sempre anche espressione di abuso di potere e di coscienza». È il principale punto fermo dell’agile sussidio del Servizio nazionale per la tutela dei minori della Conferenza episcopale italiana, intitolato L’abuso spirituale. Elementi di riconoscimento e di contesto e pubblicato il 14 aprile, che «si propone di offrire uno strumento concreto per chi desidera affrontare queste realtà con consapevolezza e responsabilità». Il testo presenta i principali elementi caratterizzanti degli abusi, il modus operandi delle persone abusanti e le conseguenze sulle vittime, che non sono necessariamente solo minori o «persone con carenze fisiche, cognitive o psicologiche». Si sottolinea l’importanza del «contesto sistemico» – «comunitario, istituzionale e sociale» –, che è «essenziale per cogliere la responsabilità del singolo, della comunità e della Chiesa stessa».
Il sussidio è stato curato da Anna Deodato, don Gottfried Ugolini, Luisa Bove, don Enrico Parolari, Marco Rondonotti; hanno collaborato suor Alessandra Bonifai, mons. Gianni Checchinato, Roberto Costamagna, Ludovica Eugenio, mons. Alessandro Giraudo, Martin Lintner, Luciano Manicardi, don Lello Ponticelli, Chiara Palazzini, don Fabrizio Rinaldi, suor Elisabeth Senfter, Assunta Steccanella, suor Mariachiara Vighesso.
Non solo un prodotto finito ma, anche e soprattutto, un processo di comunicazione che coinvolge il fruitore, il quale contribuisce a completare l’opera, a ricrearla: così Umberto Eco nel suo celebre saggio Opera aperta che nel 1962 rivoluzionava il concetto d’opera d’arte.
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