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Parole delle religioni

Parole delle religioni

Resurgamus. La chiesa, il famedio e il crematorio

Piero Stefani
Cimitero monumentale di Lugano. Viale d’ingresso ampio e rettilineo, senza alberi; a fianco tombe, espressione di arte funeraria di fine Ottocento. Al centro una chiesa di rilevanti dimensioni; la lunga data in caratteri latini la fa risalire all’AD 1887. Lo stile è tipico dell’epoca, vagamente neoromanico con apporti orientaleggianti. Sul portale d’ingresso campeggia...

L’I care di Abramo

La presenza dei giusti è insufficiente?

Piero Stefani
Di fronte all’invasione russa dell’Ucraina, molti hanno sollevato la questione del perché non si è fatto abbastanza per evitare la guerra. Posti davanti a questo rammarico, ci si chiede come mai, oggi, non si evidenzino, per tempo, gli scenari delle prossime guerre da scongiurare. La preveggenza vale più del rimpianto. Il nodo sta nella difficoltà di esercitarla....

Solitudine e legami

Bibbia, mito platonico, fede vissuta

Piero Stefani
C'è una espressione proverbiale tanto comune da essere persino un poco triviale: «Sono solo come un cane». A coloro che conoscono Leopardi, forse verrà in mente anche il passero solitario. Non è la stessa cosa. Al volatile, infatti, non si applicherebbe mai la definizione che lo qualifica amico dell’uomo. Il cane è l’animale che rende più manifesto...

Agli smarriti di cuore

Il senso di non vivere invano

Piero Stefani
«Dite agli smarriti di cuore: coraggio non temete» (Is 35,4).1 Le parole di Isaia sembrano scritte per il nostro tempo; ma forse sono state e saranno consone per ogni epoca. Per comprenderle occorre riservare qualche attenzione al termine «cuore». È una parola, a tutt’oggi, di uso metaforico molto diffuso; di solito, però, in accezioni distanti da quelle...

Unità, non uniformità

Quando la fede smette di dividere

Piero Stefani
Era il 3 febbraio 1943. Una nave americana adibita al trasporto di truppe solcava le gelide acque del Nord Atlantico. A bordo c’erano più di 900 persone. La minaccia maggiore veniva dal profondo. La Dorchester – era questo il suo nome – fu colpita da un siluro lanciato da un sottomarino tedesco. Affondò. Furono salvati soltanto gli uomini, 230, che trovarono posto nelle...

Il sangue prezioso

Miracolo eucaristico e memorie civili

Piero Stefani
A Ferrara, nella basilica di Santa Maria in Vado, si venera un miracolo eucaristico. Risale al giorno di Pasqua del 1171 (28 marzo). L’evento prodigioso è così descritto da Giuseppe Antenore Scalabrini nelle sue Memorie storiche delle chiese di Ferrara e dei suoi borghi (1773): «Vole il Signore manifestare ai miscredenti ed eretici di quel tempo l’esistenza reale...

Tra rischio e vendetta

Alcune glosse al Libro di Ester

Piero Stefani
Ci sono frasi che sembrano senza tempo. La loro formulazione, invero, risente dell’epoca in cui sono state espresse, il loro contenuto appare invece legato a una fatidica ripetitività. In questo novero rientrano le righe seguenti: «Essendo io al comando di molte nazioni e avendo il dominio su tutto il mondo, non volendo abusare della grandezza del potere, ma volendo sempre governare...

Per amore

Pur avendo in Cristo piena libertà

Piero Stefani
Siamo invitati a riflettere su un paio di versetti tratti dalla Lettera di Paolo a Filemone:* «Pur avendo in Cristo piena libertà di ordinarti ciò che è opportuno, in nome della carità piuttosto ti esorto, io, Paolo, così come sono, vecchio, e ora anche prigioniero di Gesù Cristo» (Fm 1,8-9). Ci troviamo di fronte a un biglietto occasionale. Filemone...

Il tribunale di Cristo

Camminare in novità di vita

Piero Stefani
Nell’omelia da lui pronunciata nella Domenica del perdono (6 marzo 2022), il patriarca di Mosca, Cirillo, si è appellato al giudizio di Dio. L’attenzione dell’opinione pubblica si è incentrata sulla giustificazione «metafisica» da lui proposta per l’invasione russa dell’Ucraina; merita, tuttavia, una qualche attenzione anche il modo in cui Cirillo...

L’asino di chi ti odia

Grazia e libero arbitrio alla prova

Piero Stefani
Una sezione del Discorso della montagna (Mt 5-7) è conosciuta con l’improprio nome di «antitesi» (Mt 5,21-48). La qualifica deriva dalla clausola «ma io vi dico» che sembra contrapporsi all’«avete inteso che fu detto». Tutti concordano però nel sottolineare che quel «ma» (in greco de), lungi dall’essere avversativo, è...