Cure e terapie nell’emergenza
Fino a poco tempo fa il termine triage – nato in ambito militare – era noto solo agli addetti ai lavori, mentre da quando è scoppiata la pandemia di COVID-19 si è imposto all’attenzione di tutti il tema dell’allocazione delle risorse di cura e terapia intensiva in caso di afflusso emergenziale agli ospedali. Nell’articolo COVID-19 e triage: una sfida (non solamente) di etica della medicina il teologo morale Martin M. Lintner descrive i criteri che devono guidare le scelte terapeutiche secondo giustizia, in un sistema sanitario basato sul principio di solidarietà. In particolare è «essenziale che gli aspetti di comorbilità, fragilità, età ecc. non siano di per sé criteri di esclusione nel senso di una massimizzazione generalizzata dell’efficienza, ma che il principio di equità e una prognosi più individualizzata possibile rimangano i fattori decisivi».Si tratta anche, più in generale, di sottoporre a critica l’analogia guerresca, che la novità della situazione suscita frequentemente, per riaffermare i principi essenziali della vita democratica e non lasciare spazio a derive anche nel pieno di un’emergenza.
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