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Documenti, 3/2019, 01/02/2019, pag. 123

Buone prassi di tutela dei minori in parrocchia

Servizio tutela minori - Diocesi di Bergamo

Tutela dei minori: da dove iniziare? Questa è la domanda che gli organismi pastorali si stanno ponendo oggi, mentre la Chiesa nel suo complesso è scossa dai casi di violenze sui minori. Occorre un approccio «centrato sul minore», come afferma uno dei primi documenti italiani in materia, pubblicato dalla diocesi di Bergamo. Il che significa che la prevenzione di eventuali episodi inerenti la sfera sessuale – anche se qui non si parla di come fare quando avvengono episodi gravi – è inserita in un contesto più ampio di vigilanza e trasparenza, per creare le condizioni per ambienti sicuri. Vengono quindi forniti criteri generali dai quali trarre indicazioni per casi specifici. Innanzitutto la scelta del personale: «L’urgenza di trovare “qualcuno” (…) non ci esime dal considerarne l’idoneità»; poi il dialogo con le famiglie e il rispetto della legge sulla privacy; alcune buone norme – utile anche il Decalogo riassuntivo – nell’era dei social media (Facebook, Whatsapp ecc.); la cura degli ambienti, con spazi in cui tutti possano essere sempre sotto lo sguardo degli altri e di un adulto, meglio due, che supervisiona; infine il ruolo della segreteria parrocchiale.

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Servizio tutela minori - Diocesi di Bergamo

La Diocesi di Bergamo ha diffuso in gennaio, insieme alle Buone prassi di prevenzione e tutela dei minori in parrocchia (qui a p. 123), anche un «decalogo» sintetico per i collaboratori parrocchiali che svolgono attività pastorale con bambini e adolescenti (www.diocesibg.it), intitolato «Io i bambini… li rispetto!».