Documenti, 29/2015, 11/09/2015, pag. 5
Sulle cause di nullità matrimoniale
Francesco
Lo scorso 8 settembre, nella Sala stampa vaticana, sono state presentate le due lettere motu proprio con le quali papa Bergoglio procede alla riforma del processo canonico per le cause di dichiarazione di nullità del matrimonio sia nel Codice di diritto canonico («Mitis Iudex Dominus Iesus») sia nel Codice dei canoni delle Chiese orientali («Mitis et misericors Iesus»). Sostenuta sia dalla richiesta «della maggioranza dei miei fratelli nell’episcopato, riuniti nel recente Sinodo straordinario», sia dall’«enorme numero di fedeli che, pur desiderando provvedere alla propria coscienza, troppo spesso sono distolti dalle strutture giuridiche della Chiesa», la riforma di Francesco è stata guidata dalla volontà di offrire disposizioni che favoriscano «non la nullità dei matrimoni, ma la celerità dei processi, non meno che una giusta semplicità, affinché, a motivo della ritardata definizione del giudizio, il cuore dei fedeli che attendono il chiarimento del proprio stato non sia lungamente oppresso dalle tenebre del dubbio». Rilevante la centralità restituita al vescovo diocesano nelle cause di nullità e l’introduzione di una forma di processo più breve «da applicarsi nei casi in cui l’accusata nullità del matrimonio è sostenuta da argomenti particolarmente evidenti».
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