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Documenti, 5/2014, 01/03/2014, pag. 179

Dichiarazione verso la pace giusta. X Assemblea generale del CEC, Busan

Consiglio ecumenico delle Chiese
«Coloro che cercano una “pace giusta” perseguono il “bene comune”. Sulla via della pace giusta, diverse discipline trovano un terreno comune, visioni del mondo contrapposte intravedono percorsi di azione complementari e ogni fede è solidale con l’altra». È l’indicazione programmatica di come la pace e la giustizia siano state al centro della X Assemblea del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), che si è svolta a Busan (Corea del Sud) dal 30 ottobre all’8 novembre 2013. Non ci si è limitati a una riflessione teorica, perché i concetti di pace e giustizia, interconnessi e mai separati tra loro, vengono declinati concretamente a livello della comunità civile, dell’ambiente, del mercato, del rapporto tra le nazioni e dell’uso delle armi. Il messaggio finale ribadisce il filo rosso che richiama l’Assemblea costituente di Amsterdam – dove le Chiese, per la prima volta nella storia, affermarono di voler «stare assieme» –, per procedere oltre: «Vogliamo muoverci insieme. Questa Assemblea vi chiama a unirvi a noi in pellegrinaggio». Tra i testi dell’Assemblea, pubblichiamo di seguito la Dichiarazione sulla via della pace giusta; la Dichiarazione sull’unità; il Messaggio finale. Cf. Regno-att. 22,2013,698.

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Documenti, 2021-7

CEC e Chiese dell’Asia: ripristinare la democrazia

Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC), Conferenza cristiana dell'Asia

Il 4 marzo anche il Consiglio ecumenico delle Chiese e la Conferenza cristiana dell’Asia hanno pubblicato una Dichiarazione sulla situazione attuale in Myanmar, in cui condannano il golpe militare del 1° febbraio e chiedono il ritorno alla vita democratica (www.oikoumene.org; nostra traduzione dall’inglese).

Documenti, 2021-5

Servire un mondo ferito

Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso – Consiglio ecumenico delle Chiese

«Questo documento intende offrire un fondamento cristiano per una solidarietà interreligiosa che può ispirare e confermare, in cristiani di tutte le Chiese, l’impulso a servire un mondo ferito non solo dalla pandemia di COVID-19, ma anche da molte altre piaghe». Il Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) e il Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso hanno pubblicato il 27 agosto scorso un documento congiunto sulla pandemia provocata dal coronavirus. S’intitola La solidarietà interreligiosa al servizio di un mondo sofferente: un appello alla riflessione e all’azione dei cristiani durante e post-COVID-19 e ha lo scopo di stimolare le Chiese e le organizzazioni cristiane a riflettere sull’importanza della solidarietà interreligiosa in un mondo colpito dalla pandemia del COVID-19. «La sfida mondiale di rispondere a questa pandemia ci chiama ad accrescere una consapevole cooperazione ecumenica e interreligiosa».

Il CEC, fondato nel 1948 e con sede a Ginevra, collega più di 550 milioni di cristiani di 350 Chiese protestanti, anglicane, ortodosse e vecchiocattoliche, e s’impegna a mettere in rete le Chiese membri su progetti caritativi, sociali e di sviluppo.

Documenti, 2019-19

La pace in un mondo multireligioso

Consiglio ecumenico delle Chiese – Pontificio consiglio per il dialogo interreligioso

«Un aspetto peculiare che contraddistingue la maggior parte dei conflitti attuali consiste nell’evidente e a volte drammatica associazione tra violenza e religione». Eppure «l’obiettivo essenziale della vera religione è quello di promuovere la pace: la religione autentica, quindi, non è parte del problema, bensì parte della soluzione». Consapevoli di questa realtà e della «responsabilità morale dei cristiani» e dei seguaci delle altre religioni in questo dilemma, il 21 maggio il Consiglio ecumenico delle Chiese e il Pontificio consiglio per il dialogo religioso hanno pubblicato un documento congiunto dal titolo Educazione alla pace in un mondo multireligioso. Una prospettiva cristiana.

Attraverso questo sussidio, i due organismi indicano il ruolo cruciale che l’educazione svolge nella promozione di una cultura di pace e incoraggiano le Chiese e le organizzazioni cristiane a «riflettere sulle radici strutturali di ciò che ha portato allo sconvolgimento della pace nel mondo», per promuovere un dibattito tra i seguaci delle religioni, coinvolgendo anche gli attori sociali e politici.