Documenti, 19/2014, 01/11/2014, pag. 632
Il sensus fidei nella vita della Chiesa
Commissione teologica internazionale
La recente consultazione delle Chiese particolari in vista del Sinodo straordinario sulla famiglia «poggia sulla convinzione che l’insieme del popolo di Dio, in virtù del senso della fede, è atto a discernere quali sono le vie del Vangelo per oggi». Si occupa di tale «istinto soprannaturale» l’ultimo documento della Commissione teologica internazionale (CTI) – dal titolo Il sensus fidei nella vita della Chiesa –, presentato in giugno su L’Osservatore romano (20-21.6.2014). Esso «risponde a un duplice obiettivo», scrive il segretario della CTI, p. Bonino. «In primo luogo, fa il punto teologico su una nozione tradizio- nale che è stata rivalutata dal Vaticano II. (...) Il secondo obiettivo è quello di proporre criteri per discernere il sensus fideliun autentico e scartarne le contraffazioni». Il documento si articola in quattro capitoli: le fonti bibliche e la storia della nozione (I); la natura e le manifestazioni del sensus fidei della comunità ecclesiale e di ogni singolo credente, nella misura in cui partecipa alla vita della Chiesa (II-III); i criteri per il discernimento di un esercizio autentico del sensus fidei (IV) e l’applicazione della criteriologia a «due realtà importanti»: la religiosità popolare e l’opinione pubblica nella Chiesa.
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