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Documenti, 11/2003, 01/06/2003, pag. 326

I vescovi dell'Unione Europea in viaggio a Santiago de Compostela

COMECE
Il 9 maggio scorso – giornata dedicata all’Europa – i vescovi della Commissione degli episcopati della Comunità europea (COMECE), unitamente all’arcivescovo di Santiago di Compostela, hanno lanciato l’iniziativa di un pellegrinaggio che si terrà tra il 17 e il 21 aprile 2004 per rimarcare la portata storica per l’unità europea dell’entrata dei dieci nuovi stati del Centro, Est e Sud Europa, che avverrà formalmente il 1° maggio 2004. L’iniziativa, che ha ricevuto l’avallo dei presidenti delle principali istituzioni europee (Parlamento europeo, Commissione europea e presidenza di turno del Consiglio d’Europa nella prima metà del 2004), sarà seguita da un congresso teologico sul significato dell’unificazione europea per la fede cristiana, e da un’assemblea plenaria della COMECE alla quale prenderanno parte per la prima volta i vescovi dei nuovi paesi membri (www.comece.org).

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Questa non è giustizia

Episcopati cattolici dell’Unione Europea (COMECE) e dell’Africa (SCEAM)

«Abbiamo assistito a un profondo cambiamento nelle priorità europee, che si sono allontanate dalla solidarietà con le regioni e le comunità più fragili e dalla cooperazione allo sviluppo finalizzata a sradicare la povertà e la fame, a favore di una serie di interessi geopolitici ed economici più ristretti. Nonostante le lodevoli intenzioni che stanno dietro ad alcuni progetti che promuovono lo sviluppo umano alla base, alcune iniziative sostenute nell’ambito del Global Gateway dell’UE – pur essendo presentate come reciprocamente vantaggiose – sembrano troppo spesso replicare i modelli estrattivi del passato: privilegiando gli obiettivi aziendali e strategici europei rispetto ai reali bisogni e aspirazioni delle popolazioni africane».

Ha usato toni inusualmente critici la Dichiarazione congiunta del Simposio delle Conferenze episcopali dell’Africa e del Madagascar (SCEAM) e della Commissione degli episcopati dell’Unione Europea (COMECE), pubblicata il 15 maggio in vista della riunione dei ministri degli Esteri dell’Unione Africana e dell’Unione Europea del 21 maggio 2025. Intitolata «Perché sappiamo che le cose possono cambiare» (Laudato si’, n. 13), afferma tra l’altro che «è eticamente insostenibile chiedere che l’Africa diventi la discarica per la “transizione verde” dell’Europa».

Documenti, 2025-11

Le sfide globali dell'Europa

Mons. Mariano Crociata, presidente della COMECE

L’8 maggio, in vista della Giornata dell’Europa del 9, nel 75° anniversario della Dichiarazione Schuman che gettava le basi della cooperazione europea, la Commissione degli episcopati dell’Unione Europea (COMECE) ha pubblicato un Appello per una maggiore
unità in mezzo a sfide globali, firmata dal presidente mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina (www.comece.eu; nostra traduzione dall’inglese).

Documenti, 2025-7

La COMECE: per l’Ucraina e per l’Europa

Presidenza della COMECE

In vista del vertice sulla crisi ucraina, tenutosi il 6 marzo a Bruxelles, gli episcopati cattolici si sono schierati al fianco del paese aggredito e hanno invitato i governi dell’Unione Europea a mostrarsi uniti nel sostegno all’Ucraina, che con il voltafaccia della nuova amministrazione Trump negli Stati Uniti ha perso il proprio principale alleato. Nella Dichiarazione della Presidenza della COMECE a sostegno dell’Ucraina e del suo popolo in un contesto di crescente complessità e incertezza geopolitica, del 4 marzo, i vescovi hanno chiesto «efficaci garanzie di sicurezza» e sforzi per accelerare l’adesione dell’Ucraina all’UE. Se verrà definita una nuova architettura di sicurezza globale, l’UE dovrebbe rimanere fedele alla sua vocazione di essere «una promessa di pace e un’ancora di stabilità per il suo vicinato e per il mondo» (www.comece.eu).