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Attualità
Attualità, 20/2017, pag. 607

Schede - Novembre 2017

Per la redazione delle Schede di questo numero hanno collaborato: Giancarlo Azzano, Giacomo Coccolini, Maria Elisabetta Gandolfi, Flavia Giacoboni, Niccolò Pesci, Valeria Roncarati, Domenico Segna, Paolo Tomassone.

 

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Leggi anche

Documenti, 2024-15

Un discernimento sapienziale sul diaconato

Équipe diocesana per il cammino sinodale della diocesi di Prato

La Chiesa di Prato ha due proposte per il Sinodo. Con poco più di 209.000 abitanti e 80 parrocchie, oltre a 8 cappellanie etniche per altrettante comunità linguistiche (polacca, romena, nigeriana, ucraina, filippina, pakistana, srilankese, cinese), Prato è una delle poche diocesi italiane ad aver indetto un Sinodo diocesano, che ha concentrato buona parte del suo lavoro sul tema del diaconato, traendo spunto da quanto indicato nella Relazione di sintesi dell’ottobre 2023. Ne è nato un percorso iniziato dall’ascolto dei diaconi permanenti diocesani, seguito da un convegno teologico e da un incontro di discernimento, per arrivare il 22 giugno a un’Assemblea diocesana. Qui, alla presenza del vescovo mons. Giovanni Nerbini e quasi all’unanimità, è stato approvato un documento (Un discernimento sapienziale sul diaconato permanente nella Chiesa e nel mondo contemporaneo. Conclusioni e proposte) che è stato inviato sia alla Segreteria generale del Sinodo dei vescovi sia al Comitato sinodale della Conferenza episcopale italiana.

Due tra le proposte sono particolarmente interessanti: quella al n. 3 – su cui si è registrato un solo voto contrario – di una «re-istituzione del diaconato femminile (…) come specifica forma» che tuttavia abbia «valore sacramentale, in continuità con la forma tradizionale». E quella (ai nn. 2 e 7) di una valorizzazione «ministeriale della coppia cristiana» e segnatamente della «coppia diaconale»

Documenti, 2024-15

Una nuova figura di Chiesa

L’emergere di una nuova figura di Chiesa nel corso del processo sinodale

Rafael Luciani, Agenor Brighenti

Dall’esperienza condivisa del processo sinodale «sta emergendo la consapevolezza di una nuova figura di Chiesa, in cui la sinodalità non è semplicemente un metodo, ma la sua essenza costitutiva, articolata e realizzata a diversi livelli della vita ecclesiale, organicamente collegati tra loro, con la missione come scopo». Questa figura di Chiesa rappresenta lo sviluppo dell’ecclesiologia conciliare delineata nel c. II della Lumen gentium, dedicato al «popolo di Dio». Il saggio che argomenta questo approfondimento dell’ecclesiologia sinodale è intitolato Un’«ulteriore recezione del concilio Vaticano II». L’emergere di una nuova figura di Chiesa nel corso del processo sinodale, è stato originariamente pubblicato in spagnolo su Cuadernos de estudio - Observatorio latinoamericano de la sinodalidad 3, agosto 2024, e ha come autore principale il teologo venezuelano Rafael Luciani e come coautore il brasiliano Agenor Brighenti.

«Possiamo dire che il Sinodo sulla sinodalità è stato un ambito in cui si è visto molto chiaramente l’emergere di questa esperienza di un’Ecclesia tota, che s’intende come Chiesa di Chiese, articolata a vari livelli di azione sinodale».

Documenti, 2024-15

Ricamati dal Signore

Vescovi cattolici d’Inghilterra e Galles

«Ciò che siamo in grado di affermare in ogni situazione pastorale è la verità che la singola persona, per quanto angosciata e disturbata nel suo senso di sé e della realtà, è conosciuta e amata da Dio in tutta la sua complessità, compresa la confusione sulla sua identità di genere». È questa la visione che guida la «riflessione pastorale» dedicata dai vescovi cattolici d’Inghilterra e Galles alle questioni di genere e d’identità, resa pubblica lo scorso 25 aprile. Un titolo d’ispirazione biblica, Ricamati dal Signore (in inglese il verbo del Salmo 139,15 recita «intricately wowen», alla lettera «tessuti in modo complesso»), introduce un testo che ricapitola con molta chiarezza ciò che negli anni recenti – da che il gender è passato da oggetto di studi accademici a questione in primo piano nel discorso pubblico – il magistero ecclesiale ha elaborato a proposito della «teoria dell’identità di genere» e delle persone che vivono una «disforia di genere»: «Seguendo l’esempio di papa Francesco in questo delicato settore, anche noi distinguiamo tra la cura pastorale della persona che vive queste lotte e l’“ideologia (trans)gender”».