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il Regno delle Donne Tag: maschile

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Non ho mai ucciso una donna. Ma non mi sento innocente

«Not all men», «Non tutti gli uomini»: lo si dice anche in ambiti cattolici, di fronte ai femminicidi. E così ci si libera dall’impegno di riflettere sull’ordine gerarchico che sta alla base delle molteplici forme di sopruso maschile: anche quelle quotidiane, quelle di cui nemmeno ci si rende conto perché sono modi “normali” di porsi e relazionarsi. Ma se non si fanno i conti con quel modello, anche nella propria esperienza personale, se ne diventa complici. 

 

Fratelli, ce la facciamo a uscire dal patriarcato?

Si fa molta fatica, nella Chiesa, a ripensare la maschilità: per molti uomini ogni discorso sulla disparità di genere è “veterofemminista”; altri intuiscono la necessità di relazioni giuste, ma lasciano intatte le strutture che le negano. Se però, invece  di replicare l’atteggiamento infantile di Abramo, ci si ispirasse a san Giuseppe…

Uomini che uccidono le donne

Perché ancora si raccontano i femminicidi normalizzando i gesti degli assassini? Perché l’idea che l’esistenza delle donne valga meno di quella dei maschi non è affatto tramontata, e si infila dappertutto. Allora ci sono dei passi seri da fare, ci sono delle responsabilità a cui nessuno può sottrarsi. Chiese e “uomini perbene” inclusi.

25 novembre / 4 – Violenza di genere: quando se ne parla in classe

Un’insegnante racconta le reazioni dei ragazzi e quelle delle ragazze, la scoperta che la violenza è una prigione e che bisogna uscire dall’ombra, lo scavo nelle radici culturali e sociali e la necessità dell’educazione alle differenze.

25 novembre / 3 – Violenza contro le donne: la dis-educazione dei giovani cattolici

Un j’accuse sui silenzi e le distorsioni della pastorale giovanile e vocazionale: non si insegna ai maschi a uscire dal paradigma del potere e del controllo, mentre le ragazze sono valorizzate solo per la loro potenziale maternità.

25 novembre /2 – Il dominio maschile in pensieri, parole, opere… e forme di Chiesa

Dire uomo per dire anche donna, pensare il maschile come universale, usare retorica e paternalismo invece che rinnovare la Chiesa alla luce del discepolato di eguali: non è già violenza, questa?

25 novembre /1 – La violenza contro le donne non è un raptus, ma una trama

Uno dei modi per cogliere l’aspetto sistemico della violenza contro le donne è quello di rilevarne gli effetti sulla salute della popolazione femminile. Parte da qui l’edizione 2020 del fascicolo «Sedici giorni per vincere la violenza», curato come ogni anno dalla Federazione delle donne evangeliche italiane. 

Una virile quarantena

Per molti uomini la pandemia ha significato un improvviso cambiamento di spazi, tempi e immagini di sé: c’è chi reagisce replicando dinamiche di dominio e chi sperimenta nuovi modi di essere. Guardarsi dentro e parlarne è importante, perché il domani dipenderà da come viviamo oggi la soggettività e le relazioni di genere.

Una donna, un uomo e i cinque sensi dell’amore

Cantico dei Cantici: il libro biblico a cui è dedicata quest’anno la Giornata di approfondimento del dialogo tra ebrei e cristiani cattolici è stato, nel corso dei secoli, fonte di ispirazione per l’arte e provocazione per la teologia. L’interpretazione allegorica ha una lunga e importante storia, ma non era nelle intenzioni di chi ha scritto questo appassionato poema.

«Ci è stato dato un figlio»… maschio

Il sesso di Gesù è stato a lungo usato come giustificazione per escludere e sminuire le donne. Ma leggendo bene i Vangeli vediamo che il suo modo di essere uomo scalza alla radice la presunzione maschile di superiorità e autosufficienza. È una buona notizia che ha ancora molto da dirci.