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Moralia Blog

Un’etica per le istituzioni. Se ne parla con Letta, Crisanti e Autiero

Già lo sottolineava l’ATISM nel suo Manifesto «Etica per un tempo inedito»: in tempi di crisi, il ruolo dell’autorità diviene centrale. Solo essa, infatti, può proporre indicazioni di comportamento che vadano al di là degli interessi immediati individuali, per coinvolgere tutti in un’attiva azione di tutela del bene comune minacciato.

Mai come in questo momento percepiamo quanto importante sia il ruolo delle istituzioni in ordine alla tutela della vita e della vita associata. La stessa etimologia del termine guarda in tale direzione: sia il greco auxano che il latino augeo (da cui auctoritas) rimandano al far crescere. Non dicono dunque di una realtà che s’imporrebbe dall’esterno alla libertà del soggetto, destinata quindi quasi inesorabilmente a violarla, ma al contrario di un fattore mirante a coltivarla, potenziarla, permettendo quindi a tutti e a ognuno di esercitarla.

Se c’è chi ha polemizzato in questi mesi per una concentrazione sulla tutela della «nuda vita» che sarebbe andata a detrimento di altri valori, non va dimenticato che essa è pur sempre la condizione necessaria – certo, non sufficiente – perché essi possano essere effettivamente goduti e realizzati.

Oltre le aporie

Certo, l’incertezza che sperimentiamo in questa fase sembra talvolta intaccare anche la capacità d’azione delle autorità istituzionali, in diverse occasioni apparentemente contraddittorie o intempestive nel loro agire. Non possiamo dimenticare che talvolta è la stessa complessità dei problemi a esigere un discernimento attento.

C’è però anche un’etica dell’esercizio dell’autorità, che domanda autorevolezza e capacità di decisione efficace, affinché l’istituzione sia effettivamente percepita nella sua realtà e nella sua funzione. Episodi come quello della Regione Veneto, che non gestisce i dati dell’app Immuni dopo che centinaia di migliaia di utenti l’hanno scaricata e attivata, non giovano certo alla sua credibilità. 

C’è, però, al contempo anche un problema più ampio, efficacemente segnalato nel IV webinar ATISM, dedicato a economia e politica (tenutosi il 16 ottobre con interventi di F. Riva, A. Maggi e L.M. Guzzo, l’evento sarà tra breve visualizzabile sul canale YouTube della Fondazione Lanza). C’è, infatti, bisogno di un’ampiezza di orizzonte che vada al di là dei confini degli stati nazionali: sfide tipicamente globali, come la pandemia o il mutamento climatico, esigono credibili forme di autorità di pari scala. L’interrogativo sulla possibilità di un diritto internazionale forte e autenticamente cosmopolita, capace di tutelare e promuovere i diritti umani, è stato posto con forza da voci importanti (da Bobbio a Ferrajoli).

Un appuntamento

Attorno all’azione e al ruolo delle istituzioni risuonano dunque interrogativi importanti. Se ne parlerà anche giovedì 22 ottobre (17.30-19.30) nell’evento on-line promosso dalla Fondazione Lanza su «Istituzioni, tra responsabilità e progetto», cui interverranno Enrico Letta, Andrea Crisanti e Antonio Autiero, moderati da Sara Melchiori. Il primo appuntamento del ciclo su «Etica civile: parole per la cittadinanza» vedrà dunque interagire competenze diverse – dalla politica alla medicina e all’etica – a disegnare un campo di interrogativi ricco e complesso, da comprendere ed esplorare.

La partecipazione è libera; informazioni sulla pagina Facebook Fondazione Lanza, così come su www.fondazionelanza.it.

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