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Moralia Blog

Bio-politica. Nuova leadership cercasi

Nel tempo in cui sembrerebbe cresciuta una nuova consapevolezza circa i problemi che affliggono il nostro pianeta (il recente caso della giovane svedese Greta Thunberg appare una sana provocazione in tal senso), viviamo immersi nel drammatico paradosso di un Occidente che manifesta in maniera sempre più palese sintomi di intorpidimento e di smarrimento.

Ripercussioni e reazioni del vivere umano

Il progressivo aumento delle diseguaglianze economiche e sociali, anziché provocare le coscienze, sembra aver favorito l’emergere di logiche di sopravvivenza o, talvolta, di una spensierata irresponsabilità (Laudato si’, n. 59).

Di fronte alla persistente crisi che tocca in maniera trasversale tutti gli ambiti dell’umano appare emblematica, come sottolinea papa Francesco nell’enciclica Laudato si’, la debolezza delle reazioni.

Il fatto che non siamo stati ancora in grado di trovare risposte adeguate a questa crisi è segno evidente della sottomissione della politica internazionale alla dittatura della tecnologia e della finanza (Laudato si’, nn. 53-54). Il prevalere degli interessi particolari, tra cui spiccano quelli economici, provoca un appiattimento sull’orizzonte della soddisfazione immediata che poco spazio lascia alla dimensione della responsabilità.

Legittimare tutto questo significa accogliere una logica dis-umana del vivere, che struttura rapporti in cui l’altro non è riconosciuto come fratello, ma soltanto come concorrente o, talvolta, come nemico.

Tale logica non può generare altro che una relazione di tipo conflittuale, in cui singoli o gruppi cercano di far prevalere le proprie posizioni e accaparrare pretese. A delineare il fine non sarà allora la ricerca autentica del bene, ma la volontà di affermare il «privilegio di sé», facendo prevalere esclusivamente gli interessi di parte.

Riorientare il timone della politica

Le vie atte a promuovere quella che papa Francesco definisce come ecologia umana integrale dovranno allora necessariamente procedere da una politica capace di rinnovarsi, guardando alla persona come fondamento e fine ultimo della società civile. Si avverte infatti come evidente la carenza di una leadership capace di orientare processi di sviluppo coerenti con quel nuovo umanesimo, da più parti auspicato (Laudato si’, n. 53).

Appare necessario approntare un sistema normativo che possa tradurre in maniera efficace valori condivisi (Laudato si’, n. 53) e dar vita a processi politici trasparenti e sottoposti al dialogo, che aiutino un autentico e fruttuoso discernimento (Laudato si’, n. 182).

Ma è necessario prima di tutto che la politica stessa ritrovi la capacità di promuovere la giusta gerarchia dei valori, rimettendo ordine tra mezzi e fini. Il Catechismo della Chiesa cattolica ci ricorda come proprio tale confusione, che porta a dare valore di fine a ciò che in realtà dovrebbe essere soltanto un mezzo o a considerare le stesse persone come mezzi per il raggiungimento di un fine, porti a generare strutture ingiuste, le cosiddette strutture di peccato (CCC 1887).

La debolezza della politica e il preoccupante stato di salute delle istituzioni della nostra società hanno pertanto dirette ripercussioni sulla qualità del vivere umano, nelle varie dimensioni che la caratterizzano.

Si avverte quindi il bisogno di formare una nuova classe dirigente capace di decisioni coraggiose, di interpretare l’attività politica nella prospettiva del servizio e di indicare nuove strade possibili che integrino due presupposti ineludibili:

– la ricerca del bene comune, come principio centrale e unificante dell’azione sociale (Laudato si’, nn. 156-158);

– la promozione della giustizia tra le generazioni, come forma di solidarietà necessaria (Laudato si’, 159-162).

 

*Umberto Guerriero insegna Teologia morale all’Istituto superiore interdiocesano di scienze religiose di Nola.

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