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Documenti, 9/2020, 01/05/2020, pag. 286

Entrare nel futuro de L’Arche

Stephan Posner, Stacy Cates-Carney, responsabili de L’Arche International

«Abbiamo un dovere verso le persone che sono state offese da queste azioni e un dovere verso noi stessi. L’Arche non avrà un futuro se noi non siamo in grado di guardare a occhi aperti il nostro passato. Quello che noi apprendiamo oggi è un colpo enorme e una causa di grande confusione, ma ciò che perdiamo in certezza speriamo di guadagnare in termini di maturità e di entrare nel futuro de L’Arche con maggiore giustizia, visione e libertà». Un’indagine commissionata da L’Arche International – e la cui sintesi è pubblicata sul sito web della comunità (bit.ly/3aElLh1) – è giunta alla conclusione che Jean Vanier, il fondatore delle comunità ecumeniche de L’Arche, che offrono casa e sostegno spirituale a persone con disabilità, abusò della sua posizione per avere relazioni sessuali con diverse donne. In una Lettera alla comunità de L’Arche International sull’indagine su Jean Vanier indirizzata il 22 febbraio ai membri delle comunità dell’Arca sparse nel mondo, Stephan Posner e Stacy Cates-Carney, rispettivamente responsabile e viceresponsabile internazionale, hanno presentato le principali conclusioni dell’indagine e hanno chiesto perdono per quanto avvenuto.

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