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Documenti, 7/2020

Disponibile per tutti

L'umanità nella tempesta

Momento straordinario di preghiera sul sagrato della basilica di San Pietro

Francesco

«Come i discepoli del Vangelo siamo stati presi alla sprovvista da una tempesta inaspettata e furiosa. Ci siamo resi conto di trovarci sulla stessa barca, tutti fragili e disorientati, ma nello stesso tempo importanti e necessari, tutti chiamati a remare insieme, tutti bisognosi di confortarci a vicenda. Su questa barca… ci siamo tutti. Come quei discepoli, che parlano a una sola voce e nell’angoscia dicono: “Siamo perduti” (v. 38), così anche noi ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme».

In occasione della preghiera straordinaria indetta il 27 marzo per chiedere la fine della pandemia da coronavirus, papa Francesco ha presieduto – in una piazza San Pietro deserta – una liturgia di ascolto della Parola e di adorazione eucaristica, pronunciando l’omelia che qui pubblichiamo. Al termine della celebrazione il papa ha impartito la benedizione Urbi et orbi, con la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

«Signore, benedici il mondo, dona salute ai corpi e conforto ai cuori. Ci chiedi di non avere paura. Ma la nostra fede è debole e siamo timorosi. Però tu, Signore, non lasciarci in balia della tempesta».

Francesco: uniti nella preghiera

Francesco

Dopo la preghiera dell’Angelus di domenica 22 marzo, papa Francesco ha lanciato due iniziative di preghiera. Una è stata, mercoledì 25 marzo, la recita ecumenica del Padre nostro con tutti i capi delle Chiese e i leader di tutte le comunità cristiane, insieme ai cristiani delle varie confessioni. L’altra iniziativa è stata l’adorazione eucaristica con la benedizione Urbi et orbi del 27 marzo (cf. qui a fianco). Di seguito le parole pronunciate da papa Francesco dopo l’Angelus (www.vatican.va).

Coronavirus: il Triduo e le indulgenze

Card. Peter K.A. Turkson; Penitenzieria apostolica; Congregazioni per il culto divino e per le Chiese orientali

Nell’emergenza provocata dalla pandemia da coronavirus, alcuni dicasteri della Santa Sede sono intervenuti per dare indicazioni alle Chiese cattoliche, in particolare riguardo alla celebrazione dell’imminente Triduo pasquale e alla concessione di speciali indulgenze «ai fedeli affetti dal morbo COVID-19, comunemente detto coronavirus, nonché agli operatori sanitari, ai familiari e a tutti coloro che a qualsivoglia titolo, anche con la preghiera, si prendono cura di essi». Pubblichiamo:

– card. Peter Kodwo Appiah Turkson, prefetto del Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale, Messaggio nel tempo del Coronavirus (COVID-19), pubblicato l’11 marzo;

– Penitenzieria apostolica, Decreto circa la concessione di speciali indulgenze ai fedeli nell’attuale situazione di pandemia, pubblicato il 20 marzo 2020, e relativa Nota;

– Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti, decreto In tempo di COVID-19, 19 marzo 2020, e In tempo di COVID-19 (II), 25 marzo 2020;

– Congregazione per le Chiese orientali, Indicazioni circa le celebrazioni pasquali nelle Chiese cattoliche orientali, 25 marzo 2020.

In tempo di emergenza da coronavirus

Conferenza episcopale italiana

«La Chiesa che vive in Italia, e attraverso le diocesi e le parrocchie si rende prossima a ogni uomo, condivide la comune preoccupazione, di fronte all’emergenza sanitaria che sta interessando il paese». Per far fronte alle necessità spirituali e pastorali dei fedeli, e al «rammarico e disorientamento» provocati dalle misure restrittive imposte dal governo per contrastare l’epidemia da coronavirus, la Conferenza episcopale italiana ha cercato di reagire con uno «sguardo di fiducia, speranza e carità». Di seguito le principali disposizioni emanate:

– il comunicato stampa Decreto «coronavirus»: la posizione della CEI, 8.3.2020;

– Presidenza della CEI, Una Chiesa di terra e di cielo, 12.3.2020;

– Card. Gualtiero Bassetti, presidente della CEI, Lettera a tutti i sacerdoti diocesani e religiosi della Chiesa di Dio che è in Italia, 14.3.2020;

– Segreteria generale, Suggerimenti per la celebrazione dei sacramenti in tempo di emergenza COVID-19, 17.3.2020;

– Presidenza della CEI, Orientamenti per la Settimana santa, 25.3.2020.

Pandemia: parlano i pastori

Vescovi italiani: Milano, Latina, Roma, Bologna, Bergamo, Rieti

Nell’infuriare del contagio da coronavirus in Italia, i vescovi italiani stanno accompagnando le sofferenze delle loro Chiese con lettere e messaggi in numerose occasioni e forme. Senza poter esaurire l’abbondanza delle espressioni, ne proponiamo una selezione che tocca temi e luoghi diversi. Pubblichiamo:

– mons. Mario Delpini, arcivescovo di Milano, Omelia per la prima domenica di Quaresima, 1.3.2020 (chiesadimilano.it);

– mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, Lettera a preti e diaconi, 16.3.2020 (originale in nostro possesso);

– mons. Daniele Libanori, vescovo ausiliare di Roma, Lettera ai sacerdoti, 19.3.2020 (diocesidiroma.it);

– card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna, Lettera agli anziani, 25.3.2020 (originale in nostro possesso);

– mons. Francesco Beschi, vescovo di Bergamo, Preghiera dal cimitero di Bergamo per tutti coloro che sono morti in questi giorni di pandemia, 27.3.2020, omelia (diocesibg.it);

– Chiesa di Rieti, opuscolo Dove vuoi che prepariamo per celebrare la Pasqua? Celebrazione domestica della Pasqua del Signore, 29.3.2020, capitolo finale (chiesadirieti.it).

Rifondazione del Regnum Christi

Capitolo generale ordinario dei legionari di Cristo 2020

«Deploriamo e condanniamo le violenze sessuali perpetrate nella nostra storia, insieme a tutte le pratiche istituzionali o personali che possano aver favorito o propiziato qualsiasi forma di violenza sessuale o di nuova vittimizzazione. Chiediamo perdono alle vittime, alle loro famiglie, alla Chiesa e alla società, per il grave danno che membri della nostra Congregazione hanno causato. Riconosciamo con onestà e vergogna la realtà dei reati di violenza sessuale su minori nella nostra storia, con il desiderio sincero di una continua conversione personale e istituzionale». Il Capitolo generale dei legionari di Cristo, tenutosi a Roma dal 20 gennaio al 1° marzo, ha aperto una nuova pagina della vita della congregazione: analizzando il Rapporto 1941-2019 sul fenomeno delle violenze sessuali su minori perpetrate da membri della Congregazione dei legionari di Cristo dalla sua fondazione a oggi, pubblicato il 21 dicembre 2019; eleggendo il nuovo generale (lo statunitense John Connor, per la prima volta un non messicano); e pubblicando i documenti Conversione e riparazione (comunicato del Capitolo) e Proteggere e guarire (norme per la protezione dei minori).

Francesco: un nuovo Regnum Christi

Francesco

Il 29 febbraio papa Francesco, pur senza ricevere in udienza – a causa di una lieve indisposizione – i partecipanti al Capitolo generale dei legionari di Cristo e alle Assemblee generali delle consacrate e dei laici consacrati del Regnum Christi, ha trasmesso loro un discorso che pubblichiamo qui di seguito (www.vatican.va).

 

Visione di Chiesa: risposta cattolica (prima parte)

Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani

Trent’anni dopo il «Documento di Lima» su Battesimo, eucaristia, ministero (1982), nel 2013 la commissione Fede e costituzione del Consiglio ecumenico delle Chiese (CEC) pubblicava il suo secondo testo di convergenza, sul tema dell’ecclesiologia: La Chiesa: verso una visione comune. Ne è seguito un ulteriore processo di confronto, in cui le Chiese hanno misurato la loro convergenza sul tema rispondendo agli spunti offerti dal testo (come avvenne per Battesimo, eucaristia e ministero).

Il 18 ottobre 2019, il Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani ha presentato Risposta della Chiesa cattolica a «La Chiesa: verso una visione comune», che raccoglie il risultato della consultazione di conferenze episcopali, teologi, gruppi di studio accademici e movimenti ecclesiali. Il testo è stato approvato dalla Congregazione per la dottrina della fede. Secondo questa risposta, il documento di convergenza offre una buona sintesi del crescente consenso nel campo dell’ecclesiologia nell’ambito dell’attuale dialogo ecumenico, pur evidenziando vari aspetti che richiedono un’ulteriore riflessione sulla natura e sulla missione della Chiesa.