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Documenti, 13/2019, pag. 430

Per una riconciliazione nazionale

Lettera pastorale dei vescovi cattolici dell’Eritrea

«Come uscire dal circolo vizioso in cui ci stiamo da tempo dimenando? Pace e riconciliazione! Ecco il primo e più alto punto da cui partire». Di fronte al protrarsi di una crisi generale, che da tempo porta i giovani a «scrutare l’orizzonte in cerca di una via di fuga, quale che sia e purché sia» (cf. anche il documento sulle morti in mare, Regno-doc. 15,2014,506), i vescovi cattolici dell’Eritrea hanno pubblicato il 28 aprile, in occasione della Pasqua del rito copto alessandrino cattolico, una lettera pastorale intitolata «Pace ai lontani, pace ai vicini (Ef 2,17)». Appello per una riconciliazione nazionale.

In essa, guardando anche all’esperienza vissuta dal Sudafrica dopo la fine dell’apartheid, si propone l’avvio di un processo di «verità e riconciliazione», poiché l’accordo di pace siglato da Etiopia ed Eritrea il 9 luglio 2018 ha riacceso le speranze di superare questa situazione. «Solo un percorso che si radichi intimamente nei supremi valori della verità e della riconciliazione può renderci capaci di trovare la strada verso la tanto ricercata via d’uscita, di curare le ferite della memoria e di “sostituire” i sentimenti negativi con i valori più elevati della nostra umanità e delle nostre fedi religiose».

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