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Documenti, 7/2017, 01/04/2017, pag. 227

Monreale: mai più «padrini» mafiosi

Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale

Il 15 marzo l’arcivescovo di Monreale, mons. Michele Pennisi, ha stabilito per decreto che chi è coinvolto in associazioni mafiose o anche solo connivente non possa d’ora in avanti fare da padrino o madrina per un battesimo o una cresima. All’inizio di febbraio vi erano state molte polemiche al diffondersi della notizia che Giuseppe Salvatore Riina, figlio del boss di Cosa nostra e a sua volta condannato per mafia, era tornato a fine dicembre a Corleone, per fare da padrino di battesimo alla nipotina. Il 19 marzo anche il Comunicato finale della Sessione primaverile della Conferenza episcopale siciliana ribadisce che «tutti coloro che, in qualsiasi modo deliberatamente, fanno parte della mafia o ad essa aderiscono o pongono atti di connivenza con essa, debbono sapere di essere e di vivere in insanabile opposizione al Vangelo di Gesù Cristo e, per conseguenza, alla sua Chiesa». Segue il decreto dell’arcidiocesi di Monreale (www.monreale.chiesacattolica.it).

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