La povertà e l’esclusione sociale in Europa
Dichiarazione della Commissione degli episcopati della comunità europea (COMECE)
«Porre le persone, e specialmente i poveri, al centro delle loro politiche potrebbe rendere le nostre società non solo più inclusive, ma anche più resilienti nei confronti di eventuali crisi future». Dal 2016 la Commissione Europea è al lavoro su un progetto denominato «Pilastro europeo dei diritti sociali» (European pillar of social rights), che deve servire per verificare i livelli europei nelle prestazioni sociali e occupazionali, orientare le riforme nei vari paesi e dare la bussola per un processo di convergenza in tutta l’Unione. In questa chiave i vescovi cattolici della Commissione degli episcopati della Comunità europea (COMECE) hanno pubblicato il 12 dicembre una loro Dichiarazione sulla povertà e l’esclusione sociale in Europa, intitolata «Difendete il debole e il povero» (Sal 82,3), elaborata nell’Assemblea plenaria del 26-28 ottobre dedicata a «Le gravi condizioni dei poveri d’Europa e le strategie UE per sradicare la povertà». I vescovi della COMECE osservano che quasi un quarto della popolazione UE ancora oggi è esposto al rischio di povertà e di esclusione sociale: «Le politiche future, specialmente nella cornice del semestre europeo e in riferimento a una fiscalità equa, dovranno pertanto essere formulate e attuate in modo da contribuire a eliminare le cause strutturali della povertà».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.