I beni temporali
Lettera apostolica circa alcune competenze in materia finanziaria
Definire, in maniera chiara e inequivoca, le rispettive competenze e ambiti d’azione tra la Segreteria per l’economia e l’Amministrazione del patrimonio della sede apostolica, il loro modo di procedere e il reciproco coordinamento: sono questi i contenuti della lettera apostolica I beni temporali, pubblicata il 9 luglio, mediante la quale il pontefice intende fornire sia una corretta interpretazione sia una concreta applicazione degli statuti che regolano il funzionamento dei due enti. La lettera ribadisce «la direttiva fondamentale che è necessario separare in maniera netta e inequivocabile la gestione diretta del patrimonio dal controllo e vigilanza sull’attività di gestione. A tale scopo, è della massima importanza che gli organismi di vigilanza siano separati da quelli vigilati». Queste nuove direttive si sono rese necessarie dopo un periodo di sperimentazione dei nuovi organismi di controllo e gestione delle risorse economiche, ovvero il Consiglio per l’economia, la Segreteria per l’economia e l’Ufficio del revisore generale, istituiti con il motu proprio Fidelis dispensator et prudens del 2014 (Regno-doc. 7,2014,200), e incaricati di vigilare con la massima attenzione affinché le risorse economiche della Santa Sede siano sempre al servizio del culto divino, del sostentamento del clero, dell’apostolato e delle opere di carità.
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