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Documenti, 7/2015, 20/02/2015, pag. 7

Pluralismo e libertà religiosa in Italia

Intervento al Convegno «Dai culti ammessi alla libertà religiosa» della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia

Nunzio Galantino

«Dai culti ammessi alla libertà religiosa». Era questo il tema di un convegno promosso a Roma dalla Federazione delle chiese evangeliche in Italia (FCEI), il 16 e il 17 febbraio presso il Senato, che ha inteso rinnovare «l’impegno degli evangelici italiani a sostegno di una nuova legge, abrogativa delle norme di epoca fascista sui “culti ammessi” e in grado di garantire a pieno i principi costituzionali in materia di libertà religiosa». Significativa la presenza tra i relatori di mons. Galantino, segretario generale della CEI, il quale ha ricordato la posizione della Chiesa italiana, «più volte invitata a intervenire nel dibattito sulle proposte di legge recanti norme per l’abrogazione della legislazione sui culti ammessi e per la libertà religiosa» presentate negli ultimi vent’anni. «Non è in discussione la necessità di assicurare il pieno rispetto della libertà religiosa», ha quindi assicurato Galantino. «Quel che pare necessario approfondire insieme è l’impostazione e la finalità di un eventuale intervento legislativo, che rimane auspicabile se puntualmente circoscritto nelle sue finalità e armonico rispetto al disegno costituzionale, oltre che pienamente rispettoso degli accordi e delle intese fin qui stipulati».

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CEI: con il papa, per un Vangelo vissuto

Card. Angelo Bagnasco, mons. Nunzio Galantino
Accoglienza dei profughi: con il papa per un Vangelo vissuto». S’intitola così il comunicato diramato dall’Ufficio CEI per le comunicazioni sociali e firmato dal presidente, card. Bagnasco, e dal segretario generale, mons. Galantino, in risposta all’appello per l’accoglienza dei profughi lanciato domenica 6 settembre dal papa (cf. in questo numero a p. 3). Il comunicato della CEI assicura che dal prossimo Consiglio permanente (30.9– 2.10.2015) usciranno indicazioni operative sul tema per i vescovi italiani (www.chiesacattolica.it).
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Mons. Nunzio Galantino
S’intitola La «ricostruzione» italiana. Il modello e l’esempio di Alcide De Gasperi l’intervento che mons. Galantino avrebbe dovuto tenere a Pieve Tesino (TN) – paese natale del grande statista democristiano – lo scorso 18 agosto, in occasione della Lectio degasperiana 2015. «La politica come ordine supremo della carità: questa io credo dovrebbe essere la grande avventura per chi ne sente la missione», si legge nel testo preparato per l’occasione, nel quale il segretario della CEI accenna alle recenti polemiche che lo hanno coinvolto: «È questo che mi ha spinto a essere fin troppo chiaro negli interventi di questi ultimi giorni – almeno quelli non inventati – sui drammi dei profughi e dei rifugiati: nessun politico dovrebbe mai cercare voti sulla pelle degli altri e nessun problema sociale (...) può far venir meno la pietà, la carità e la pazienza». Galantino, che ha rinunciato a presentare la lectio di persona (cf. riquadro a p. 4), ha consegnato il suo testo, che è stato letto dal prof. Giuseppe Tognon.