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Documenti, 18/2015, 22/05/2015, pag. 12

Imitare Romero, ascoltare il grido dei poveri

Omelia nell'anniversario del martirio dell'arcivescovo Oscar Romero

Card. Vincent Nichols
Lo scorso 21 marzo, durante una celebrazione ecumenica nella chiesa di St Martin in the Fields, a Londra, in occasione del 35° anniversario del martirio di Oscar Romero, l’arcivescovo di Westminster, il card. Nichols, ne ha commemorato la figura. Nella sua omelia ha descritto Romero come immagine del buon pastore: «In lui le grida del popolo diventavano preghiera, da lui offerta ogni giorno, più pienamente nella celebrazione eucaristica». Ne ha poi evidenziato la totale dedizione a Cristo nella difesa della dignità calpestata dei poveri: «Molto prima del suo martirio, Romero era già morto a se stesso. (...) Questa è una spiritualità forte, resistente, un radicale dono di sé, come atto di volontà (...). Essere una cosa sola con il cuore e la volontà di Dio manifestati in Gesù». Ha infine esortato a «continuare a riflettere sull’unità alla quale siamo chiamati dalla testimonianza» di Romero, il quale ci mostra «che la strada verso l’unità del popolo cristiano è quella di un ardente desiderio di essere una cosa sola in Cristo, sopra tutto e prima di tutto. (...) E noi dobbiamo desiderare di essere con Cristo là dove egli ama maggiormente essere: con i poveri nel cuore e nel cuore dei poveri».

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