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Documenti, 12/2015

In attesa del papa

Comunicato finale del Consiglio permanente (Roma, 23-25.3.2015)

Conferenza episcopale italiana (CEI)
Nel corso della sessione primaverile, «il Consiglio permanente ha approvato il tema principale («Verifica della recezione dell’esortazione apostolica Evangelii gaudium») e l’ordine del giorno dell’assemblea generale, che si svolgerà in Vaticano, nell’aula del Sinodo, da lunedì 18 a giovedì 21 maggio prossimo: l’ultimo giorno sarà qualificato dall’intervento del santo padre». Le parole del comunicato finale annunciano il tema che ha largamente impegnato l’ultima sessione del Consiglio permanente della CEI (23-25.3.2015): la preparazione dell’assemblea generale di maggio, che vedrà la presenza di papa Francesco. I vescovi si sono soffermati ancora sul tema della vita e della formazione permanente dei presbiteri e su una prima sintesi delle risposte pervenute dalle diocesi alle domande in vista del prossimo Sinodo ordinario sulla famiglia. L’approvazione delle relazioni finali ha inoltre sancito la conclusione dell’attività delle Commissioni episcopali del quinquennio 2010-2015.

Costruire ponti: dialogo, ecologia, solidarietà

Discorso alla University of Economics di Smirne

Bartolomeo I
«Accettiamo questa generosa onorificenza in nome del Patriarcato Ecumenico, che si dedica ai campi del dialogo interreligioso, della coscienza ecologica e della cultura della solidarietà». Lo scorso 9 febbraio, alla University of Economics di Smirne, il patriarca ecumenico Bartolomeo I ha ricevuto la laurea honoris causa. Nel suo discorso, intitolato Costruire ponti. Dialogo interreligioso, coscienza ecologica e cultura della solidarietà, il patriarca di Costantinopoli ha messo al centro la responsabilità verso le generazioni future: «Il dialogo interreligioso, la consapevolezza ambientale e la cultura della solidarietà sono responsabilità che dobbiamo avere non soltanto verso la generazione presente. Le generazioni future hanno diritto a un mondo libero da fanatismo e violenza, non corrotto da inquinamento e devastazioni naturali, a una società che sia luogo di solidarietà». Impegno per «un tempo di fratellanza e di solidarietà», ha ribadito contro «quei pensatori moderni che hanno sottovalutato o rifiutato il fenomeno religioso», che non potrà essere costruito «senza il contributo della religione».

Risposta luterana al cambiamento climatico

Daniel R. Smith
«Il mio auspicio è di stimolare un confronto tra la comunità scientifica e quella di fede, per trovare soluzioni onde mitigare il cambiamento climatico e trasformare il nostro rapporto con il mondo naturale non umano, per il bene del suo futuro, seppure non ancora scritto». A partire dalla teologia della croce, elemento fondamentale della tradizione luterana, il teologo e pastore luterano Daniel R. Smith, nel suo saggio Una risposta luterana al cambiamento climatico, offre una disamina della scienza del cambiamento climatico e identifica una chiave per affrontarlo: la visione di un futuro redento e il valore della natura in sé a partire dall’evento dell’incarnazione del Verbo. Il cuore del problema è spirituale, come vanno evidenziando anche il patriarca ecumenico ortodosso Bartolomeo I (cf. Regno-doc. 19,2014,662) e papa Francesco, in procinto di pubblicare un’enciclica sul tema della custodia del creato. «L’umanità non può permettersi di illudersi su ciò che può e non può realizzare, ma per lo stesso motivo non può nemmeno permettersi di disperare».

Il Movimento cattolico globale per il clima

Movimento cattolico globale per il clima

Dopo #fastfortheclimate, il movimento fondato più di un anno fa dalla Federazione luterana mondiale con il sostegno del Consiglio ecumenico delle Chiese, e la convocazione del secondo Summit di Halki II sulla responsabilità globale e la sostenibilità ambientale promosso dal Patriarcato Ecumenico, con il Movimento cattolico globale per il clima – un’alleanza di «laici, religiosi e sacerdoti, teologi, scienziati e attivisti» di tutto il mondo – nasce una rete globale che punta a sensibilizzare i cattolici sulla questione dei cambiamenti climatici, con l’obiettivo di diffondere la conoscenza dell’insegnamento della Chiesa su questo tema e favorire la preghiera e l’azione pubblica dei cattolici in questo campo. Pubblichiamo di seguito il documento programmatico del Movimento, che porta la data del 14 gennaio scorso, intitolato La nostra dichiarazione alla Chiesa e al mondo (catholicclimatemovement.global).