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Documenti, 5/2014, 01/03/2014, pag. 156

Tra il porto e l'orizzonte: l'avventura! Al XIII Convegno nazionale di pastorale giovanile

Mons. F. G. Brambilla
Si è tenuto a Genova, tra il 10 e il 13 febbraio, il XIII Convegno nazionale di pastorale giovanile, intitolato «Tra il porto e l’orizzonte» e organizzato dal competente Servizio nazionale della CEI. Inserito nel decennio che l’episcopato italiano ha intestato all’Educare alla vita buona del Vangelo, il Convegno intendeva affrontare la questione della cura educativa tra il «saper fare» e il «saper essere». Nella relazione introduttiva (10 febbraio), mons. F.G. Brambilla, vescovo di Novara, ha declinato il tema in cinque passaggi. All’inizio, una ricostruzione del «quadro culturale», che individua «la questione cruciale dell’identità personale» nel risveglio del desiderio. A seguire, i «tre momenti della cura educativa»: «Essa trova nella “generazione” il suo modello paradigmatico (il dono della cura); accade nel tempo disteso in modo transitivo, drammatico, narrativo (la donazione della cura); si realizza nella capacità di ereditare in modo creativo (il donatario della cura)». In conclusione viene tratteggiata «la figura testimoniale degli educatori che si attua nella pluralità e coralità delle presenze».

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