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Documenti, 3/2014, 01/02/2014, pag. 94

Riservata al papa. Comunicato finale

Consiglio permanente della CEI
La sessione invernale del Consiglio episcopale permanente (Roma, 27-29.1.2014) è stata largamente dedicata alla «rivisitazione dello Statuto» della Conferenza episcopale, a partire dall’invito e secondo le indicazioni di papa Francesco ai vescovi italiani (Regno-doc. 11,2013,332ss). Partendo dai contributi ricevuti dalla consultazione presso tutti i vescovi, il Consiglio si è concentrato su 4 temi: «Le modalità di nomina delle diverse figure della Presidenza; le procedure di lavoro del Consiglio permanente e dell’Assemblea generale; la valorizzazione delle conferenze episcopali regionali; il compito delle commissioni episcopali». Circa la nomina del presidente è emersa l’importanza di salvaguardare «il peculiare rapporto tra la Chiesa che è in Italia e il santo padre», per cui «si ritiene che debba continuare a essere riservata al papa, sulla base di un elenco di nomi, frutto di una consultazione di tutto l’episcopato». Il Consiglio permanente si è occupato anche della sintesi relativa alle risposte delle diocesi al documento preparatorio del Sinodo sulla famiglia e del testo delle linee guida per i casi di abuso sessuale nei confronti di minori da parte di chierici, in vista della sua approvazione definitiva.

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Responsabilità per la pace

Comunicato finale della sessione invernale (22-24.1.2024)

Consiglio permanente della CEI

Mai come in questo tempo «servono artigiani di pace», capaci di declinare «preghiera, amicizia e volontà d’educare alla riconciliazione»: così apre il Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI (22-24.1.2024) che, pur avendo in calendario molti eventi ecclesiali italiani e non solo, è partito da una riflessione sul contesto internazionale. Di lì segue una disamina su diversi punti all’ordine del giorno: dal concorso per gli insegnanti di religione all’appoggio dato all’interpretazione pastorale di Fiducia supplicans – in cui coesistono senza confusioni «misericordia» e «insegnamento della Chiesa» –; dall’ordinato cronoprogramma del Cammino sinodale italiano (con due assemblee, una a novembre prossimo, l’altra tra marzo e aprile 2025) alla comunicazione su una versione italiana del Rito d’istituzione dei catechisti; dal calendario degli appuntamenti per il giubileo del 2025 alla notizia sulla presenza del papa alla chiusura della Settimana sociale dei cattolici italiani a Trieste (luglio 2024). Chiude il testo una noterella interessante sul fatto che è in atto una «riflessione sulla riforma degli uffici e dei servizi della Segreteria generale della Conferenza episcopale italiana».

 

Documenti, 2017-3

Giovani: un’Assemblea e un Sinodo

Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI

Consiglio permanente della CEI

L’aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto, la crescente povertà nelle famiglie italiane – con una richiesta pressante allo stato per «politiche familiari che possano trovare attuazione senza ulteriori dilazioni di tempo e di misure che aiutino la ripresa dell’occupazione: sono condizioni di futuro» –; e sul versante ecclesiale la pastorale giovanile, che sarà il tema principale dell’Assemblea generale di maggio, anche in vista del Sinodo indetto da papa Francesco per il 2018, e la formazione dei preti, su cui uscirà presto un sussidio a conclusione del lavoro compiuto dai vescovi nell’ultimo biennio sul rinnovamento del clero a partire dalla formazione permanente. Sono stati questi i contenuti principali del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, riunitosi a Roma dal 23 al 25 gennaio. Il Consiglio episcopale permanente, che è composto dal presidente della CEI card. Angelo Bagnasco, dal segretario mons. Nunzio Galantino, dai tre vicepresidenti e dai 27 presidenti delle conferenze episcopali regionali e delle commissioni episcopali, si riunirà nuovamente in marzo.

Documenti, 2016-17

Progettualità, rinnovamento, riforma

Comunicato finale del Consiglio permanente della CEI

Consiglio permanente della CEI

Lavoro, clero, nuovo processo matrimoniale, riordino delle diocesi: sono stati i principali temi oggetto del Consiglio permanente della CEI che si è concluso il 29 settembre scorso e di cui pubblichiamo il Comunicato finale. Sul tema del lavoro i vescovi hanno centrato la prossima Settimana sociale dei cattolici italiani (26-29.10.2017): «Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale». Sul clero, cui era stata dedicata l’Assemblea generale del novembre 2014, il Consiglio permanente ha presentato un sussidio frutto delle riflessioni di questi due anni. Sul processo matrimoniale si conferma, anche in base al rescritto di papa Francesco del 7 dicembre 2015 (qui a p. 559), che il motu proprio Mitis iudex Dominus Iesus, che innova le regole procedurali per la trattazione delle cause di nullità, si applica anche in Italia. Per questo il Consiglio permanente predisporrà un regolamento perché l’organizzazione amministrativa dei tribunali sia omogenea in tutto il paese e recepisca le innovazioni. Quanto alle diocesi, è stato preso in esame il quadro offerto dalle risposte delle conferenze episcopali regionali rispetto alla proposta di riordino. Emergono due criteri condivisi: da un lato «l’importanza della prossimità del vescovo al clero e alla popolazione»; dall’altra quello della «custodia del patrimonio e della storia di fede».