D
Documenti
Documenti, 7/2013, 01/04/2013, pag. 229

Dalla parte dei figli. La Chiesa cattolica del Lussemburgo sul matrimonio omosessuale

Commissione diocesana per la pastorale familiare
«Procreare non è riprodurre (…). Diventare padre o madre (…) non è in nessun modo riducibile a un atto biologico o tecnico. Si tratta di un’unione di corpi, di parole e di mistero». Così il nucleo centrale della dichiarazione della Commissione diocesana per la pastorale familiare della Chiesa cattolica del Lussemburgo, rilasciata lo scorso 15 marzo in merito al dibattito che anche in questo piccolo stato sta avendo luogo sulla possibilità di estendere l’istituto matrimoniale alle coppie dello stesso sesso, con tutte le conseguenze relative alla filiazione. Da questo breve testo emerge anche un’altra riflessione interessante: gli «studi che dimostrerebbero che la composizione familiare non ha effetti sullo sviluppo psicologico dei bambini» o che «i genitori omosessuali sarebbero educatori (…) validi» quanto i genitori eterosessuali, a parte la questione del loro «valore scientifico», non possono ancora valutare un dato fondamentale sui figli di coppie omosessuali: quello relativo alla loro filiazione, quando (e come), cioè, decideranno di diventare essi stessi padri o madri.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.