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Documenti, 13/2013, 01/07/2013, pag. 411

La Pacem in terris domanda…

Mons. Renato Corti ai Centri missionari diocesani
«Non stancatevi di portare il lieto annuncio ai poveri. A cinquant’anni dalla Pacem in terris quali sentieri intraprendere per un rinnovato servizio missionario?». Su questo impegnativo programma si sono riuniti a Verona, dal 27 al 29 giugno scorso, i centri missionari diocesani delle regioni del Nord Italia, per il loro 30° Incontro interregionale. Preceduta da una panoramica di G. Mocellin (Il Regno) sull’evoluzione del magistero pontificio sulla pace in relazione ai maggiori centri di crisi internazionali, e seguita dai contributi di don R. Sacco (Pax Christi), p. A. Zanotelli, p. V. Bongiovanni, A. Pozzi e p. G. Albanese sui alcuni aspetti specifici della relazione tra pace e coscienza missionaria, la lezione di mons. Renato Corti, vescovo emerito di Novara, si è incaricata di porre al movimento missionario italiano, a partire da un’accurata rilettura dell’enciclica di Giovanni XXIII, le domande più esigenti: Siamo capaci di proporre una globalizzazione della solidarietà? Sono ancora praticati l’attenzione ai «segni dei tempi» e il metodo del «vedere, giudicare, agire»? Verità, giustizia, amore e libertà sono effettivamente i pilastri dell’educazione alla pace che ci proponiamo di impartire?

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