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Documenti, 15/2012, 01/09/2012, pag. 507

L’identità personale: il contributo delle neuroscienze. XX Convegno Pont. università Santa Croce

L. Urbani Ulivi
«Filosofi e scienziati hanno molto da imparare gli uni dagli altri, da ultimo anche una lezione di umiltà: imparano che (…) nel vasto affresco del conoscere nessuna disciplina ha la parola definitiva né sul suo oggetto, né sul mondo». Nel corso dell’ultimo Convegno di Filosofia della Pontificia università della Santa Croce (Roma, 27-28.2.2012; cf. Regno-att. 6,2012,191ss) la prof.ssa Lucia Urbani Ulivi, docente all’Università Cattolica di Milano, si è occupata delle condizioni per un corretto confronto tra filosofia e neuroscienze. Partendo dal presupposto che «il paradigma della separazione non è più sostenibile», la Ulivi propone di integrare nell’indagine antropologica il metodo analitico delle scienze con un «approccio sistemico». Esso offre «almeno due indicazioni teoriche importanti. La prima: l’essere umano è un’unità di elementi in relazione e la sua identità non può essere cercata a livello immediatamente fenomenizzato. La seconda: ci sono proprietà emergenti dell’umano». In tale prospettiva il filosofo non cercherà l’identità umana nelle parti, «ma si sforzerà di rintracciarla nel nucleo relazionale, che Aristotele avrebbe chiamato “principio di identità”, o “natura”, o “anima”».

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