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Documenti, 9/2011, 01/05/2011, pag. 268

Riforma degli studi ecclesiastici di filosofia. Decreto

Congregazione per l'educazione cattolica
«Il Decreto della Congregazione intende rivalorizzare la filosofia soprattutto alla luce dell’enciclica Fi des et ratio, che propone una visione precisa di come la disciplina in parola deve essere insegnata nelle istituzioni ecclesiastiche; si vuole quindi ridare il primo posto alla metafisica..., recuperando la “vocazione originaria” della filosofia, ossia la ricerca del vero». Lo ha affermato il card. Zenon Grocholewski, prefetto della Congregazione per l’educazione cattolica, il 22 marzo scorso durante la presentazione del Decreto di riforma degli studi ecclesiastici di filosofia. «Si mira, da una parte, a insistere sulla necessità di allargare gli spazi della razionalità, ... e dall’altra a difendersi dal pericolo del fideismo, pure esso presente nella nostra epoca». Il testo della riforma – che opera una chiara distinzione fra le facoltà ecclesiastiche di filosofia e il biennio filosofico degli studi teologici – presenta un Preambolo che illustra le ragioni e lo spirito della riforma e le nuove norme che devono sostituire quelle di Sapientia christiana (che risale al 1979) e delle relative Norme applicative.

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Documenti, 2018-1

Educare all'umanesimo solidale

Orientamenti

Congregazione per l'educazione cattolica

Tra il 2015 e il 2017 si sono celebrati i 50 anni dalla pubblicazione di due documenti fondamentali del magistero: la dichiarazione conciliare Gravissimum educationis sull’educazione cattolica e l’enciclica di Paolo VI Populorum progressio sullo sviluppo integrale dei popoli. Queste ricorrenze hanno suscitato un’ampia riflessione intorno al concetto di umanesimo plenario proposto dal pontefice negli anni Sessanta, e indotto la Congregazione per l’educazione cattolica a elaborare un documento orientativo focalizzato sul messaggio di Paolo VI, ma riletto attraverso la lente dell’educazione, considerato lo strumento privilegiato per la diffusione di tali contenuti. Sono stati così pubblicati il 22 settembre gli orientamenti Educare all’umanesimo solidale. Per costruire una civiltà dell’amore a 50 anni dalla Populorum progressio, che contengono le linee principali di questo progetto. Articolato in un’introduzione e sette brevi paragrafi, il testo è finalizzato a sostenere il lavoro dei formatori dinanzi alle sfide di oggi e di domani, in particolare quelle portate dalla nozione di identità e dalla cultura relativistica, la sfida del dialogo in un contesto multireligioso e multiculturale, la sfida delle disuguaglianze economiche e occupazionali, delle emergenze umanitarie e delle marginalità, e infine della questione ecologica e ambientale.

Documenti, 2014-7

Educare al dialogo interculturale

Congregazione per l'educazione cattolica
La composizione multiculturale delle nostre società impone oggi a chi si occupa di educazione una sfida centrale in vista del futuro: «Rendere possibile la convivenza fra la diversità delle espressioni culturali e promuovere un dialogo che favorisca una società pacifica». Della questione si occupa il nuovo documento curato dalla Congregazione per l’educazione cattolica – Educare al dialogo interculturale nella scuola cattolica. Vivere insieme per una civiltà dell’amore – presentato lo scorso 19 dicembre nella Sala stampa vaticana. Il documento, che porta non casualmente la data del 28 ottobre 2013, 48° anniversario delladichiarazione conciliare sull’educazione cattolica, «raccoglie l’esperienza e la riflessione di molte persone e dà solidi fondamenti evangelici, teologici e filosofici, alla pratica del dialogo interculturale » – ha rilevato il segretario della Congregazione, mons. Zani –, e va considerato «come una tappa di un percorso che la Congregazione per l’educazione cattolica ha iniziato verso il 2015», anno nel quale saranno celebrati il 50° della Gravissimum educationise il 25° della costituzione apostolica Ex corde Ecclesiae, il testo di riferimento per le università cattoliche.
Documenti, 2012-15

Per la promozione delle vocazioni al sacerdozio

Congregazione per l'educazione cattolica, Pontificia opera per le vocazioni
Il calo demografico, la crisi della famiglia, la mentalità secolarizzata e il contesto culturale relativista, le difficili condizioni della vita e del ministero del prete sono tra le cause che gli Orientamenti pastorali per la promozione delle vocazioni al ministero sacerdotale, pubblicati dalla Congregazione per l’educazione cattolica e dalla Pontificia opera per le vocazioni sacerdotali, individuano per spiegare il generale calo delle vocazioni in Occidente. Favorire una nuova presa di coscienza sul tema, offrire un’idea chiara della figura del sacerdote ordinato, sostenere iniziative vocazionali e fornire indicazioni e suggerimenti operativi concreti sono gli obiettivi del presente «documento breve e incisivo», presentato lo scorso 25 giugno nella Sala stampa della Santa Sede dai vertici del dicastero vaticano: il prefetto card. Zenon Grocholewski, il segretario mons. Jean-Louis Bruguès e il sottosegretario mons. Vincenzo Zani. Gli Orientamenti pastorali, che escono nel ventennale dell’esortazione Pastores dabo vobis, presentano la situazione delle vocazioni in tutto il mondo (cf. tab. 1 a pag. 450) e offrono «alcune linee guida di pastorale vocazionale, basate su una chiara e fondata teologia della vocazione e dell’identità del sacerdozio ministeriale».