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Documenti, 5/2011, 01/03/2011, pag. 159

Riprendere coraggio. Lettera pastorale sulla ripresa della speranza nella Locride

G. Fiorini Morosini
«Riprendete coraggio o voi tutti che sperate nel Signore» (Sal 31,25) è l’accorata invocazione che il vescovo di Locri-Gerace ha scelto come titolo della sua prima lettera pastorale. In una terra segnata dalla piaga del crimine organizzato, egli coglie con realismo le difficoltà e l’urgenza di un rinnovato annuncio della speranza cristiana, ma al tempo stesso ne evidenzia tutti i motivi concretamente presenti. La gente è stanca, sottolinea il prelato, «sia del vuoto parlare privo di contenuti credibili, sia dell’alone di male con il quale si fa riferimento alla Locride nei media». Partendo da una richiesta di perdono per le infedeltà del passato, il vescovo esorta i credenti a denunciare con fermezza il male e a promuovere questo atteggiamento come «espressione della ricerca del bene comune e quindi come un valore morale». È questo il primo, atteso segnale di speranza: il risveglio di una «cittadinanza responsabile» e un cambiamento culturale che la Chiesa intende far maturare insieme a tutte le agenzie educative del territorio, nella convinzione «che i mali della Locride si sconfiggono primariamente sul campo dell’educazione».

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