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Documenti, 9/2009, 01/05/2009, pag. 269

Nei giorni della Passione. Il momento della fede. Intervento di mons. Molinari

G. Molinari
«Dio può sembrare assente, il dolore può apparire una forza bruta e senza senso… eppure è proprio men tre si fa provocatrice la domanda: “ Dov’è il tuo Dio?” (Sal 42,4) che sentiamo emergere dal profondo la certezza dell’intervento amorevole di Dio. Il nostro è un Dio che ha passione per l’uomo; un Dio che soffre con noi e per noi». Il Venerdì santo, nell’omelia delle esequie delle qua si trecento vittime del terremoto che ha devastato l’Abruzzo (5.4.2009), il segretario di stato card. Bertone ricorda il mistero di un Dio che «sceglie il silenzio per accasarsi tra le braccia di chi, soffrendo, si sforza di tenere accesa la fiaccola della speranza». Nella stessa celebrazione mons. Molinari, vescovo del capoluogo abruzzese, invocano la preghiera e la solidarietà verso le popolazioni colpite. Il card. Bagnasco, incontrando gli sfollati (14.4.2009), ringrazia un popolo che «non vuole rassegnarsi, ma con dignità vuole reagire in modo deciso e fiducioso».

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Documenti, 2009-9

Nei giorni della Passione. Benedetto XVI, cardd. Bertone e Bagnasco e mons. Molinari per l'Abruzzo

Benedetto XVI, T. card. Bertone, A. card. Bagnasco, G. Molinari
«Dio può sembrare assente, il dolore può apparire una forza bruta e senza senso… eppure è proprio men tre si fa provocatrice la domanda: “ Dov’è il tuo Dio?” (Sal 42,4) che sentiamo emergere dal profondo la certezza dell’intervento amorevole di Dio. Il nostro è un Dio che ha passione per l’uomo; un Dio che soffre con noi e per noi». Il Venerdì santo, nell’omelia delle esequie delle qua si trecento vittime del terremoto che ha devastato l’Abruzzo (5.4.2009), il segretario di stato card. Bertone ricorda il mistero di un Dio che «sceglie il silenzio per accasarsi tra le braccia di chi, soffrendo, si sforza di tenere accesa la fiaccola della speranza». Nella stessa celebrazione mons. Molinari, vescovo del capoluogo abruzzese, invocano la preghiera e la solidarietà verso le popolazioni colpite. Il card. Bagnasco, incontrando gli sfollati (14.4.2009), ringrazia un popolo che «non vuole rassegnarsi, ma con dignità vuole reagire in modo deciso e fiducioso».