Documenti, 3/2009, 01/02/2009, pag. 123
La rinascita ortodossa. La Chiesa ortodossa russa da Alessio a Cirillo
Il «consolidamento dell’unità della Chiesa russa», lo «sviluppo di una maggiore collaborazione dei vescovi con il clero e con tutti i fedeli» e il potenziamento della «cooperazione della Chiesa con la stato e la società civile, anche nel campo del miglioramento delle leggi» sono gli obiettivi che il patriarca Alessio II, scomparso il 5 dicembre (cf. Regno-att. 22,2008,729s e 733ss), ha indicato alla Chiesa ortodossa russa lo scorso 24 giugno, aprendo con un’amplissima relazione il Concilio dei vescovi. Ne riportiamo qui i capitoli su Chiesa e vita sociale, parrocchie, monachesimo, oltre alle conclusioni (per gli altri capitoli cf. riquadro a p. 125), in quanto rappresentano la «fotografia» della Chiesa che Alessio ha lasciato in eredità a Cirillo di Smolensk e Kaliningrad, che il Concilio locale ha eletto nuovo patriarca di Mosca e di tutte le Russie il 27 gennaio 2009, e che è stato intronizzato il 1° di febbraio.
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