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Documenti, 17/2009, 01/10/2009, pag. 557

Per crucem ad lucem. Prolusione del card. Bagnasco al Consiglio permanente della CEI

A. card. Bagnasco
Cinque paragrafi sul magistero pontificio (tre sulla Caritas in veritate, uno sull’anno sacerdotale e uno sull’emergenza educativa) e cinque sui rapporti tra la Chiesa italiana e il paese, articolati tra Chiesa e stato (IRC e crediti sco lastici), Chiesa e testimonianza, Chiesa e politica, Chiesa ed emergenze etiche (la pillola Ru486, il fine-vita, l’immigrazione), Chiesa e celebrazione dei 150 anni dell’unità d’Italia. Se sull’appello alla «sobrietà» dei politici (n. 8) verte la maggioranza dei titoli che i quotidiani italiani hanno dedicato alla prolusione del presidente della CEI, card. Ba gnasco, al Consiglio permanente (21.9.2009), il giudizio che accomuna tutte le cronache e i commenti è di assoluto «equilibrio». Questo Consiglio permanente era il primo incontro ufficiale in seno alla CEI all’indomani delle dimissioni del direttore di Avvenire Dino Boffo, avvenute il 3 settembre scorso a seguito di una campagna di stampa condotta da Il Giornale (cf. Regno-att. 16,2009,513 e riquadro alle pp. 558-559) e qui definita «un passaggio amaro…». Ma la Chiesa «non può essere coartata né intimidita solo perché compie il proprio dovere».

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A. card. Bagnasco
Giovedì 23 maggio, alle ore 18, papa Francesco ha presieduto la solenne Professione di fede dell’episcopato italiano, riunito nella LXV Assemblea generale. All’inizio della celebrazione nella Basilica vaticana il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, ha rivolto al papa il seguente indirizzo di saluto.
Documenti, 2012-15

Ora di religione: due nuove intese. Intesa sugli insegnanti

CEI, MIUR, A. card. Bagnasco, F. Profumo
Lo scorso 28 giugno, presso la sede della Conferenza episcopale italiana, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo, e il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, hanno firmato una duplice intesa. Si tratta della nuova Intesa per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e dell’Intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole superiori. La prima, che aggiorna quella precedente sottoscritta il 14 dicembre 1985, «di fatto abroga e sostituisce il punto 4 della precedente e ne aggiorna il lessico di tipo scolastico». Essa risponde all’esigenza di «adeguare i profili di qualificazione e i titoli di studio al nuovo ordinamento degli Istituti superiori di scienze religiose» e di «armonizzare il percorso formativo richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto previsto in Italia per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado». La seconda, con la quale «si adeguano le indicazioni didattiche al nuovo ordinamento del secondo ciclo di istruzione e formazione», si articola in quattro distinti documenti relativi ai licei, agli istituti tecnici, agli istituti professionali e ai percorsi dell’istruzione e formazione professionale.
Documenti, 2012-15

I profili degli insegnanti

CEI, MIUR, A. card. Bagnasco, F. Profumo
Lo scorso 28 giugno, presso la sede della Conferenza episcopale italiana, il ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, Francesco Profumo, e il presidente della CEI, card. Angelo Bagnasco, hanno firmato una duplice intesa. Si tratta della nuova Intesa per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche e dell’Intesa sulle indicazioni didattiche per l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole superiori. La prima, che aggiorna quella precedente sottoscritta il 14 dicembre 1985, «di fatto abroga e sostituisce il punto 4 della precedente e ne aggiorna il lessico di tipo scolastico». Essa risponde all’esigenza di «adeguare i profili di qualificazione e i titoli di studio al nuovo ordinamento degli Istituti superiori di scienze religiose» e di «armonizzare il percorso formativo richiesto per l’insegnamento della religione cattolica con quanto previsto in Italia per l’insegnamento nelle scuole di ogni ordine e grado». La seconda, con la quale «si adeguano le indicazioni didattiche al nuovo ordinamento del secondo ciclo di istruzione e formazione», si articola in quattro distinti documenti relativi ai licei, agli istituti tecnici, agli istituti professionali e ai percorsi dell’istruzione e formazione professionale.