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Documenti, 11/2009, 01/06/2009, pag. 369

Come ad Antiochia così a Milano. Il card. Tettamanzi all'Assemblea sinodale del clero milanese

D. card. Tettamanzi
Indetta l’8 settembre 2008, l’Assemblea sinodale del clero milanese si è conclusa dopo varie tappe il 20 maggio in duomo con l’intervento che qui riportiamo dell’arcivescovo card. Tettamanzi, intitolato La Chie sa di Antiochia, «regola pastorale» della Chiesa di Milano. Antiochia, ha detto il cardinale, è modello per Milano sotto due aspetti: da un lato per la «passione missionaria verso i lontani», che la diocesi deve rinnovare; e dall’altro per «il ruolo dei fedeli laici nella Chiesa», che ad Antiochia sono i fautori del primo annuncio e che a Milano devono ul te riormente essere valorizzati «in un’ottica di convinta e reale comunione-collaborazione-corresponsabilità». In questo senso l’anno sa cerdotale indetto da Benedetto XVI (cf. riquadro a p. 379) è da «intendere in un duplice senso: in riferimento cioè al sacerdozio ministeriale e al sacerdozio comune dei fedeli. Non come realtà contrapposte o solo accostate», ma come unico «sacrificio perenne gradito a Dio, come corpo di Cristo, come tempio dello Spirito».

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Documenti, 2011-3

Santi per vocazione. Card. Dionigi Tettamanz, arcivescovo di Milano

D. card. Tettamanzi
Il IV centenario della canonizzazione di san Carlo Borromeo (1610) è l’occasione per l’arcivescovo di Milano di proporre per l’anno 2010- 2011 una lettera pastorale dedicata al tema della santità. «San Carlo ha portato dedizione, amore e speranza non solo nella comunità cristiana ma in tutta la città di Milano (…). Si è rivolto a tutti e ha saputo andare anche fuori le mura». È questo un tratto del santo – l’attenzione alla città – che il card. Tettamanzi sente più vicino e più caratterizzante il proprio ministero pastorale di quasi un decennio, ora che si avvia alla conclusione: «Una delle esperienze più belle che vivo come arcivescovo di Milano è proprio la possibilità d’incontrare da vicino le persone: tanti volti, tante mani, tante vicende raccontate all’arcivescovo, nella ricerca di rapporti personali che troppo spesso non ci sono più. Quante cose ho imparato ascoltando in questi anni la gente delle nostre parrocchie e delle nostre città!».
Documenti, 2010-15

Milano porta dell'Oriente. Conferenza del card. Dionigi Tettamanzi a Beirut

D. card. Tettamanzi
Una rilettura della ricca storia delle relazioni tra la Chiesa di Milano e il mondo orientale – dai tanti aspetti della vita liturgica, al mantenimento del legame con l’Oriente malgrado le rotture consumatesi nel Medio Evo, fino all’impegno della Biblioteca Ambrosiana verso le culture mediorientali – diventa la premessa per porre tale Chiesa «in ascolto della parola, della testimonianza di fede, dei problemi e delle speranze delle Chiese d’Oriente», anche nella prospettiva della prossima Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi, che sarà dedicata appunto al Medio Oriente e che si svolgerà a Roma dal 10 al 24 ottobre 2010. È quanto ha fatto l’arcivescovo di Milano, card. Tettamanzi, con la conferenza «Milano e l’Oriente» che ha tenuto il 21 luglio scorso in Libano. L’attenzione del card. Tettamanzi si sofferma in particolare sui nn. 118-120 dell’Instrumentum laboris («Quale avvenire per i cristiani del Medio Oriente?»; Regno-doc. 13,2010,411): dobbiamo «ritrovarci tutti quanti fratelli e sorelle nella preoccupazione per le difficoltà del momento presente».
Documenti, 2010-1

Milano torni grande con la sobrietà e la solidarietà. Il card. Tettamanzi per Sant'Ambrogio

D. card. Tettamanzi
C’è bisogno di una «“nuova solidarietà” che assuma la forma di una vera e propria “alleanza”… tra le istituzioni pubbliche e le forze vive della società civile» e che «sia in grado di sconfiggere la solitudine di tante persone»; ma anche di quella sobrietà, «via privilegiata della solidarietà», che «ci aiuta a costruire la giu stizia, perché decide, sceglie e agisce… secondo la giusta misura, e dunque sempre con l’attenzione vigilante ai diritti e doveri che si hanno nei riguardi sia di sé stessi sia degli altri, superando sempre eccessi e sprechi». Ecco i due temi centrali del tradizionale discorso del card. Dionigi Tettamanzi alla città di Milano per la vigilia di Sant’Am brogio, il 6 dicembre, che ha suscitato scomposte reazioni da parte del quotidiano La Padania e di esponenti politici di primo piano della Lega Nord, e di conseguenza numerosi e autorevoli attestati di solidarietà all’arcivescovo. Che a sua volta li ha accolti con sobrietà: «non sono ancora un martire», ha replicato sorridendo al card. Bertone in visita l’8, insieme al presidente Napolitano, alla Biblioteca ambrosiana.