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Documenti, 11/2006, 01/06/2006, pag. 373

Predicate il Vangelo e curate i malati

CEI - Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute
Negli ultimi anni notevoli cambiamenti sono intervenuti nel panorama della sanità italiana: aziendalizzazione, regionalizzazione dei servizi, crisi delle risorse economiche, progresso biomedico. Le profonde ricadute sia sociali sia culturali (disumanizzazione dell’ambiente, sperequazione delle prestazioni, questioni bioetiche), hanno suggerito ai vescovi italiani un intervento sul tema, dopo la riflessione compiuta nell’Assemblea generale del novembre scorso. Redatta dalla Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute e pubblicata il 5 giugno, la nota pastorale «Predicate il Vangelo e curate i malati». La comunità cristiana e la pastorale della salute propone l’«ospitalità» come dimensione capace di ispirare sia le scelte pastorali sia le politiche sanitarie verso l’umanizzazione del mondo sanitario. Tra i soggetti della pastorale, oltre alla Consulta nazionale per la pastorale della salute che firmava la precedente nota sul tema (1989), si annovera oggi un Tavolo nazionale con funzioni di collegamento tra le varie realtà e si auspica la costituzione di tavoli regionali.

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Etica della finanza nella Chiesa

CEI - Commissione episcopale per il servizio della carità e la salute; Commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace

Presentato lo scorso 26 ottobre dalle competenti commissioni episcopali della Conferenza episcopale italiana, ma atteso almeno dal 2017 (cf. Regno-att. 14,2017,402), il documento La Chiesa cattolica e la gestione delle risorse finanziarie con criteri etici di responsabilità sociale, ambientale e di governance propone delle «linee guida per investire responsabilmente» in base non solo a criteri di esclusione come le black list, ma a criteri positivi, come i principi ESG – SRI, che tengono conto dell’ambiente, della governance e della responsabilità sociale. A questi vengono affiancati ulteriori criteri etici che caratterizzano l’attenzione tipicamente ecclesiale: non si investirà in settori di attività in cui siano assenti la «protezione della vita» (sostegno all’aborto, ricerche con tessuti embrionali, produzione di armi, ma con distinguo sul tema della difesa) e il «sostegno alla dignità umana» (discriminazioni «per razza, cultura, religione, sesso», pornografia, corruzione, applicazione della pena di morte, regimi totalitari, gioco d’azzardo…).

«Vuole essere uno strumento di orientamento e formazione a disposizione dei responsabili economici di diocesi, parrocchie, fondazioni di religione e di carità, congregazioni, associazioni e altri enti religiosi», ma «può essere anche un supporto per i privati che trovano nei principi della Chiesa cattolica le indicazioni di come operare in finanza coerentemente con i valori evangelici» (1.3).