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Documenti, 9/2005, 01/05/2005, pag. 193

Gratia copiosa et pax vobis!

Benedetto XVI, primo messaggio dopo l'elezione
«In questo momento non ho bisogno di presentare un programma di governo. Qualche tratto di ciò che io considero mio compito, ho già potuto esporlo nel mio messaggio di mercoledì 20 aprile». È stato lo stesso Benedetto XVI, durante l’omelia nella messa per l’inizio del suo ministero petrino (24.4.2005; cf. in questo numero alle pp. 196ss), ad accreditare dal punto di vista programmatico il messaggio da lui pronunciato in latino il 20 aprile al termine della concelebrazione eucaristica con i cardinali elettori, nella Cappella sistina, e che costituisce anche, in assoluto, il suo primo discorso ufficiale dopo l’elezione al soglio pontificio. In esso egli ha sottolineato cinque punti (cf. ampiamente Regno-att. 8,2005,217-218): la comunione collegiale che deve unire il papa e i vescovi, il concilio Vaticano II come bussola, l’eucaristia come fulcro della missione, l’ecumenismo come impegno primario, la volontà di proseguire il dialogo delle civiltà. Questi cinque punti risultano come incorniciati, sin dalla citazione d’apertura, dall’insistenza sulla figura della chiamata di Pietro e della relazione tra Cristo e Pietro: «Tu sei il Cristo! Tu sei Pietro! Mi sembra di rivivere la stessa scena evangelica (...). Se è enorme il peso della responsabilità che si riversa sulle mie povere spalle, è certamente smisurata la potenza divina su cui posso contare: “Tu sei Pietro”» (n. 2).

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