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Documenti, 17/2005, 01/10/2005, pag. 468

Risplenda la vostra luce davanti agli uomini

Card. Dionigi Tettamanzi
Si apre per la diocesi di Milano il terzo e ultimo anno del «Percorso pastorale diocesano per il triennio 2003-2006», presentato dall’arcivescovo card. Dionigi Tettamanzi nel settembre 2003 (cf. Regno-doc. 17,2003,544ss). Se già il documento guida del 2003 – Mi sarete testimoni. Il volto missionario della Chiesa di Milano – aveva come tema la missione, questa terza tappa rappresenta il «compimento» del percorso, focalizzandosi sul c. VI del testo del 2003 e mettendo l’accento «sulla dimensione insostituibile e in un certo senso decisiva del vissuto quotidiano, che rappresenta la forma concreta e necessaria della nostra testimonianza a Cristo e al suo Vangelo» e sulle sfide che interpellano in particolare i fedeli laici. Il card. Tettamanzi ha presentato l’argomento di questo nuovo anno pastorale nel Duomo di Milano l’8 settembre 2005. Il documento di presentazione, che pubblichiamo qui integralmente, è intitolato Risplenda la vostra luce davanti agli uomini. Testimoni di Gesù risorto nel mondo, e colloca il cammino pastorale della Chiesa ambrosiana nell’alveo indicato dalla nota pastorale dell’episcopato italiano Il volto missionario delle parrocchie in un mondo che cambia (2004) e della preparazione al IV Convegno ecclesiale nazionale (Verona 2006) su «Testimoni di Gesù risorto speranza del mondo».

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La bussola della Gaudium et spes

Card. Dionigi Tettamanzi
Il discernimento dei segni dei tempi, la centralità dell’uomo, il carattere ministeriale della Chiesa, i grandi temi del rapporto Chiesa-mondo in relazione al vissuto quotidiano. Chiamato a rileggere la costituzione pastorale Gaudium et spes sulla Chiesa nel mondo contemporaneo nel 40° della promulgazione, che coincise con la chiusura del concilio Vaticano II, il card. Tettamanzi propone queste quattro piste di attualizzazione, guidato dalla preoccupazione pastorale di ripensare la missione dei cristiani e della Chiesa nel mondo, e in particolare di rilanciare il protagonismo dei cristiani laici. Posto nell’orizzonte del piano pastorale diocesano e del prossimo Convegno ecclesiale nazionale di Verona, l’intervento di Tettamanzi è stato pronunciato a Milano il 29 ottobre scorso a chiusura del convegno «40 anni da Gaudium et spes. Un’eredità da onorare», organizzato dalla Fondazione Lazzati e dall’Azione cattolica ambrosiana.
Documenti, 2005-3

Il volto amico e solidale della città

Card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano
L’uomo di oggi sperimenta una nuova solitudine, anzi, un isolamento, un’assenza di relazioni, che lo precipita, soprattutto nelle città, in un tempo anonimo, prezzo della nostra sicurezza: «una paura spasmodica di essere soli» e insieme «il desiderio che non ci sia nessuno attorno». È esistenziale l’approccio con cui il card. Tettamanzi, arcivescovo di Milano, si è accostato al tema della solidarietà nel Discorso alla città della tradizionale celebrazione vigiliare della solennità di sant’Ambrogio, il 6 dicembre 2004. Di fronte a una tale situazione, il riferimento alla solidarietà come valore civile è innanzitutto a un «orientamento del cuore... una virtù che ispira e norma i comportamenti del cittadino», e che nel governante deve esprimersi soprattutto creando un «habitat» adatto alla solidarietà, che favorisca l’incontro fraterno e l’aiuto vicendevole, perché «non è solo “pagando” il costo di ciò che serve per risolvere un problema che la persona sarà al centro e che la sua dignità sarà rispettata». Da ultimo, il card. Tettamanzi si sofferma su alcuni problemi emergenti, tra i quali viene individuata come centrale la questione della casa e dell’abitare la città, suggerendo in proposito una ripresa di progettualità pubblica, «finalizzata a impedire in modo consistente un impoverimento collettivo della città».
Documenti, 2003-1

Risvegliare la coscienza morale

Card. Dionigi Tettamanzi, arcivescovo di Milano
«Sì, questo è il mio “primo” discorso alla città!». «A Milano desidero donare il Vangelo... il Vangelo della coscienza, annunciarlo alla retta ragione di tutti i cittadini e consegnarlo alla loro libera responsabilità». Queste parole definiscono l'intento con cui il card. Dionigi Tettamanzi, nuovo arcivescovo di Milano, intende rivolgersi pastoralmente alla città. Lo ha fatto nella ricorrenza della vigilia di Sant'Ambrogio, il 6 dicembre 2002, con un discorso alla città dal titolo Milano, risveglia la tua coscienza morale! Affrontare il tema della coscienza morale, oggi a Milano, significa riprendere nel segno della continuità l'opera dei suoi predecessori, gli arcivescovi Colombo e Martini. Il testo propone un decalogo di priorità per risvegliare la coscienza morale dei singoli e della città in un tempo che Tettamanzi definisce di vigilanza: vi sono situazioni sociali e culturali che rifiutano o dimenticano le esigenze della coscienza, «che finisce per essere deformata o ferita», ma dal «Vangelo della coscienza», cioè dalla partecipazione alla «coscienza di Cristo in noi», si apre la speranza.