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Documenti, 9/2002, 01/05/2002, pag. 316

La Santa Sede e l'Europa

Mons. Celestino Migliore
«Le religioni non sono chiamate a fare l’unità dell’Europa. Esse svolgono nella società il ruolo del profeta». Intervenendo al III Forum internazionale della Fondazione Alcide De Gasperi (Roma, 22-23.2.2002), dedicato al tema «L'Europa nel pensiero e nell'opera di Giovanni Paolo II», il sotto-segretario vaticano per i rapporti con gli stati mons. Celestino Migliore ha messo a fuoco il contributo specifico che la Chiesa cattolica si propone di offrire al processo d’integrazione dell’Europa (cf. anche in questo numero a p. 309). Le questioni principali intorno a cui la Santa Sede si concentra sono identificate nella difesa del principio di sussidiarietà, che ha origine nella centralità della persona; nel dialogo ecumenico e interreligioso; nell’elaborazione giuridica sulle questioni bioetiche; e nell’attività pattizia, «una modalità concreta, diretta, con la quale la Santa Sede e le Chiese tendono a fissare in un accordo, dando loro così maggiore visibilità e coerenza, alcuni valori dell'Europa unita che desideriamo, quali la sussidiarietà, il rispetto e la valorizzazione di tutte le sue forze, comprese quelle spirituali e religiose». Originale: stampa da supporto magnetico. Sottotitoli redazionali.

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