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Documenti, 7/2001, 01/04/2001, pag. 238

Con stima e preoccupazione

Giovanni Paolo II ai cardinali tedeschi
Porta la data del 22 febbraio, giorno seguente al concistoro con cui Giovanni Paolo II ha creato 44 nuovi cardinali, questa lettera del papa ai cardinali tedeschi (qui quella indirizzata al card. K. Lehmann, presidente della Conferenza episcopale tedesca) in cui esprime loro "alcune riflessioni che sono maturate in me in questi mesi". Quattro i punti di maggior preoccupazione del vescovo di Roma rispetto alla vita e alla pastorale della Chiesa in Germania: la formazione nei seminari e l’insegnamento teologico nelle università; il dibattito legislativo che tende a mettere in discussione l’istituto matrimoniale, e la predicazione ecclesiale in materia di morale familiare; l’ecumenismo, con l’indicazione della Dominus Iesus quale suo "solido fondamento"; la collaborazione dei laici nel servizio pastorale che, secondo "informazioni degne di fede", non avverrebbe secondo le prescrizioni dei recenti interventi dei dicasteri romani in materia. Davanti al processo di erosione provocato dalla secolarizzazione e alla valutazione espressa su questi ambiti, rimane il riconoscimento della qualità istituzionale e della presenza nella vita civile e politica della Repubblica federale da parte del cattolicesimo tedesco: "Constato con gratitudine che la Chiesa nel suo paese possiede una solida struttura organizzativa ed è presente nella vita pubblica con una molteplicità di istituzioni".

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